Gli Ausòni erano una la popolazione dell’Italia antica, facente parte della prima ondata degli invasori indoeuropei nella penisola. Stanziati in un territorio prima ampio poi ridotto al confine tra il Lazio e la Campania, gli Ausoni si confondevano al tempo della conquista romana con la stirpe affine degli Aurunci e insieme venivano sottomessi nel 345 a.C. dai romani, dopo aver lottato a lungo nei primi tempi della Repubblica.  Il nome veniva poeticamente usato per indicare i più antichi popoli d’Italia.

I monti Ausoni, sono una catena montuosa dell’Antiappennino tirrenico, che si eleva tra il Lazio meridionale tra le valli percorse dall’Amaseno a ovest e dal Sacco a est, e la pianura di Fondi e la pianura pontina lungo la costa; una sua propaggine è il monte Circeo. I monti Aurunci, invece, sono una catena montuosa che si eleva tra i monti Ausoni ad ovest e i fiumi Liri e Garigliano a nord e a est, dominando il golfo di Gaeta, e culmina nel monte Petrella. Tali catene montuose circoscrivono, oggi, perfettamente le zone di presidio delle popolazioni discendenti.

I due paesi, Coreno Ausonio ed Ausonia,  portano ancora oggi nel nome l’identità di queste antiche popolazioni.