Canali d'accesso. Menu Canali d'accesso terminato.

Ultime news

INFORMAZIONE | 06/01/2023:
Alta Formazione finanziata da Torno Subito
INFORMAZIONE | 14/12/2022:
Nasce la DMO Terra dei Cammini ETS
INFORMAZIONE | 12/12/2022:
Avviso Regione Lazio per Fiere 2023
INFORMAZIONE | 09/12/2022:
La DMO Terra dei Cammini viene finanziata
INFORMAZIONE | 02/02/2022:
Avviso Destination Management Organization

Cerca



Sei in: Home » Cultura » Scheda cultura » Pagina web

TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
ZONA ARCHEOLOGICA DI MINTURNAE
 
Categoria: Beni culturali materiali » Aree Archeologiche

Località interessate

Provincia di Latina visualizza / nascondi tutte le località
Minturno

Foro Repubblicano

L’area a nord della via Appia risulta delimitata su tre lati da un portico datato al II secolo a.C., di cui si conservano le fondazioni delle colonne ed il muro perimetrale esterno. Alle due estremità del portico si trovano due fontane non pertinenti alla prima sistemazione dell’area, ma aggiunte in età imperiale. Al centro dell’area forense si trovano le fondazioni di due diversi templi, uno dei quali, quello a sinistra, era l’edificio religioso principale, ovvero il Capitolium, dedicato alla Triade, Giove, Giunone e Minerva.
Il tempio doveva essere del tipo detto tuscanico, diviso in due parti, una anteriore, con una o forse due file di colonne, e una parte posteriore con le tre celle, di cui quella centrale più grande, destinate ad ospitare le immagini delle divinità. Durante gli scavi vennero recuperati numerosi frammenti della originaria decorazione in terracotta. Nella piazza del Foro, questa volta a destra, si conserva anche l’alto podio del Tempio A, che sembra venne realizzato all’inizio dell’età imperiale, durante la fase di costruzione dei monumenti della città. Lungo i tratti dello zoccolo di base vennero rinvenuti 29 cippi iscritti reimpiegati, originariamente collocati nel Foro. I cippi sono stati datati tra il II e la metà del I secolo a.C. e tramandano liste con nomi di mercanti greci e mediorientali, che evidentemente avevano i loro commerci anche a Mintunae. Tra i due tempi, il Capitolium ed il tempio A, si trova il bidental, un pozzo sacro dove venivano gettati gli oggetti colpiti da un fulmine. Il Capitolium era in effetti stato colpito da un fulmine nel 207 a.C. e le sue strutture lignee si erano incendiate (Liv., XXVII, 37); l’edifico venne restaurato solo dopo aver sepolto i materiali recuperati, secondo il rito del fulgur conditum. All’interno di questo pozzo, rara testimonianza del particolare rituale, vennero, infatti, ritrovati frammenti di materiali architettonici ed anche un blocco di calcare proprio con l’iscrizione fulgur. Le due fontane monumentali alle estremità del portico, di cui si è detto, sono state datate al I secolo a.C. ed originariamente erano costituite solo di un vano rettangolare, modificato in un secondo momento sul lato della via Appia, mediante l’aggiunta di una nicchia rettangolare e di una semicircolare.