TURISMO
Informazioni culturali del territorio
Via Appia
Alla fine del IV sec. a.C., dopo le vittorie sui Sanniti e sulla Lega Latina, i Romani poterono avere un più ampio controllo territoriale. Nel 312 a.C., per iniziativa del censore Appio Claudio, fu costruito il primo tratto della via Appia la quale, partendo da porta Capena a Roma, giungeva fino a Capua. Successivamente la via fu prolungata fino a Taranto e quindi fino a Brindisi. L’imperatore Traiano fece, inoltre, costruire una variante che da Benevento giungeva più rapidamente a Brindisi, la Appia Traianea. La via Appia entrava a Minturnae dalla porta Gemina e attraversava, con direzione est-ovest, l’intero abitato, di cui costituiva il Decumano Massimo. La nota via consolare era dunque la spina dorsale della città antica ed intorno ad essa gravitavano i principali edifici pubblici. Il tratto di strada che è ancora oggi visibile è molto ben conservato, costituito da basoli di calcare o di lava basaltica sui quali sono impressi i solchi dei carri. L’Appia oltrepassava anche il Garigliano attraverso un ponte, ricordato da Cicerone, chiamato pons Tirrenus. Di questo ponte, originariamente ligneo, rimangono solo i resti di un successivo rifacimento in opera cementizia.