Canali d'accesso. Menu Canali d'accesso terminato.

Ultime news

INFORMAZIONE | 06/01/2023:
Alta Formazione finanziata da Torno Subito
INFORMAZIONE | 14/12/2022:
Nasce la DMO Terra dei Cammini ETS
INFORMAZIONE | 12/12/2022:
Avviso Regione Lazio per Fiere 2023
INFORMAZIONE | 09/12/2022:
La DMO Terra dei Cammini viene finanziata
INFORMAZIONE | 02/02/2022:
Avviso Destination Management Organization

Cerca



Sei in: Home » Cultura » Scheda cultura » Pagina web

TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
CASTELLO BARONALE "CARACCIOLO-CARAFA" A MINTURNO
 
Categoria: Beni culturali materiali » Castelli

Località interessate

Provincia di Latina visualizza / nascondi tutte le località
Minturno

La Storia del Castello

Da recenti ricerche è emerso che la costruzione del Castello è da attribuirsi al vescovo Leone, che troviamo menzionato nella Carta Originale Cassinese n°5 del 30-10-839 (d.C.). Per oltre 1200 anni gli studiosi hanno collocato erroneamente la data del pontificato di Leone III (dal 26-12-795 al 12-6-816) con quella della costruzione del castello, voluta dal vescovo Leone. Il Castello Baronale nel 1105 passò a Riccardo I dell'Aquila e nel XIII secolo fu residenza dei Caetani. In esso furono ospitati personaggi illustri, come S. Tommaso d'Aquino (1272). Nel 1452, per volere di Alfonso d'Aragona, furono eseguiti notevoli lavori di restauro.  
 Nel secolo XVI il castello appartenne alla più bella donna d'Italia, Giulia Gonzaga, contessa di "Traetto" e di Fondi e, successivamente, ad Isabella Colonna. Il 7 gennaio 1689 morì don Nicola Guzman-Carafa, figlio primogenito di donn'Anna Carafa e del duca Medina de las Torres, vicerè di Napoli dal 1637 al 1644. Deceduto senza eredi, i beni del principe di Stigliano, Guzman, furono incamerati dalla Regia Camera e, successivamente banditi in pubblica asta. Dopo numerose offerte il ducato di Traetto, compreso il castello baronale, rimase aggiudicato, per 102 mila ducati, a don Adriano Carafa. Antonio Carafa, senza prole, prima di morire, lasciò, a favore del nipote Adriano Antonio I, un maggiorasco di 400 mila ducati. Nel testamento non venne menzionato il castello baronale di Minturno così, dall'albero genealogico dei Carafa di Napoli, "Tavola IX, duchi di Traetto dall'8 maggio 1712, e conti del Sacro Romano Impero dal 1686", risulta che il castello fu acquistato da Adriano Carafa, fratello di Antonio. Il 26 maggio1676 Adriano convolò a nozze con Lucrezia Caracciolo di Cantelma Sorgente e di Fabio, conte di Picerno e poi di Serramezzano. Lucrezia era vedova, in prime nozze di Francesco Rossi, duca delle Serre, e in seconde nozze di Francesco Muscettola, principe di Leporano. Con Regio assenso del 1692, Adriano acquistò anche i diritti che si riscuotevano in Traetto per il pedaggio della scafa sul fiume Garigliano. Anche questi diritti furono assegnati ad Adriano, post mortem, il 6 febbraio 1699. Nel luglio del 1692, Adriano comprò le terre di Traetto, delle Fratte, di Castelforte, di Spigno, di Castelnuovo, di Castellonorato e di Maranola, tutte devolute alla Regia Corte, per morte di Nicola Guzman-Carafa, principe di Stigliano, deceduto senza prole. Prima che la prima moglie morisse, Adriano Caracciolo sposò, il 28 giugno1693, Isabella Tomacelli di Federico e di Chiara Gesualdo, nata il 24 febbraio1671. Da Adriano e da Isabella, il 20 settemnbre 1696, nacque Adriano Antonio I, a lui furono intestati il 17 dicembre1699 i feudi paterni di Traetto, di Castelforte, delle Fratte, di Spigno, di Castellonorato, di Maranola e di Castelnuovo. L'8 maggio1712 gli fu concesso il titolo di duca di Traetto. Il castello baronale fu sede dei Caracciolo-Carafa dal 1693 al 1948. Successivamente, il Principe Giovanbattista Caracciolo-Carafa fu Francesco donò parte del castello all' Ente Morale per gli Asili d'Infanzia (istituito il 27 marzo 1930 con R.D. n°372) di Minturno il 17 dicembre 1948, con rogito n°678 del notaio Cesare Castelli, affinché fosse adibito "a scopo veramente educativo di apostolato e di cultura". Il Comune di Minturno ha acquistato parte del castello dal Principe Francesco Caracciolo-Carafa e parte dall'Ente Asili il 28 dicembre 1990 (repertorio n°631) per lire 15 milioni. Dal 1998 i lavori di restauro, di consolidamento e di copertura sono tuttora in corso.