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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
CHIESA DELL'ANNUNZIATA DI CASTELFORTE
 
Categoria: Beni culturali materiali » Chiese

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Castelforte

Storia e Caratteristiche artistiche

La storia del monumento è legata a quella dell'annesso convento che venne assegnato anticamente ai PP. Minori Mercedari, che lo tennero fino al pontificato di Papa Innocenzo X. Nel 1861 fu stabilito dalla Sacra Congregazione dei Vescovi, che in loco fossero ospitati sei religiosi e due anni più tardi, come risulta da un atto depositato dal Notaio Don Tommaso Rocco, ne entrò in possesso padre Domenico Salvatore. Per oltre un secolo sulla struttura vennero fatti lavori di assestamento e migliorie, venne piantata la “vigna detta dei monaci” (1763), sotto la gestione dei  padri conventuali francescani  il convento viene accomodato con le offerte dei fedeli.
Nel 1868 una legge dichiara la soppressione del Convento e ne cede gli immobili ai municipi di Castelforte e Santi Cosma e Damiano; dopo oltre vent'anni (1891) la struttura ormai presenta un decadimento che ne fa temere la rovina e viene quindi deciso di rifare completamente la Chiesa e successivamente di chiamare le Suore Trinitarie, giunte qui nel 1904, per l'interessamento del Sindaco di Santi Cosma e Damiano, Pasquale Tibaldi. Il Sindaco infatti, spinto dalle sorella che aveva visto all'opera le Suore, prese contatto con la comunità della vicina  Castrocielo e in particolare con la superiora Suor Veronica, che rimase così piacevolmente colpita dal luogo che propose di creare un ricreatorio per i bambini di ambo i sessi. Fu lo stesso sindaco ad adoperarsi  perché l’utilità di tale struttura fosse riconosciuta anche dal Comune di Castelforte e se ne ottenesse il permesso di Mons. Francesco Niola. 
Nella Chiesa, edificata ad una sola navata, sono presenti molte statue della Madonna e naturalmente al di sopra dell’altare maggiore vi è la statua di sant’Antonio di Padova che qui si festeggia. Posto molto  in alto  rispetto all’altare vi è il quadro raffigurante l’Annunciazione, opera del pittore Cosmo Porchetta, che per la  stessa chiesa aveva realizzato un olio su tela con soggetto la Beata S. Maria Taigi, patrona dell’Ordine Trinitario. In passato ebbe gran lustro la “schola cantorum” diretta dal maestro F. Testa.