Il 13 giugno, giorno in cui si festeggia San’Antonio di Padova, la processione al seguito del santo unisce idealmente le comunità di Castelforte e di Santi Cosma e Damiano, essa era e rimane una delle celebrazioni solenni più sentite dai credenti. La festa è legata nella sera del 12 all’accensione di grandi falò in campo aperto che in parte hanno sostituito quelli rionali che in passato venivano allestiti intorno ad un altarino dagli stessi abitanti del rione. Nel passato la ricorrenza  rappresentava un momento di comunione che  rafforzava lo spirito di solidarietà del vicinato, ma anche l’occasione per riposarsi dopo i duri lavori che la campagna richiedeva in quel periodo dell’anno, proprio in questo periodo infatti  si effettuava la mietitura ma soprattutto si lavorava per pulire i campi dalle erbacce e dalle infestanti; vi era un ulteriore aspetto di fascino legato al quadro suggestivo della Piana del Garigliano  illuminata dai tanti fuochi accesi sulle aie dei casolari.
Oggi la festa vede accorrere una moltitudine di fedeli anche in un'altra località detta Campomaggiore dove è stata costruita una chiesa dedicata proprio al santo taumaturgo; al momento dell’accensione del falò le donne più anziane tenendosi sottobraccio intonano il responsorio dialettale composto in onore di sant’Antonio.