TURISMO
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Marco Mazzaroppi
Marco Mazzaroppi pitore di San Germano, odierna Cassino
Compì i suoi primi studi presso il Monastero di Montecassino, e qui ebbe un primo contatto con l’arte attraverso un celebre pittore, di cui si ignora il nome, chiamato al Monastero per dei lavori sotto l’Abate Angelo de Faggis. Intuendo la predisposizione del ragazzo, l’Abate lo inviò a sue spese a Roma affinché perfezionasse la sua arte. A Roma studiò le opere di Raffaello e di altri illustri artisti, si recò nelle Fiandre e soggiornò in molti luoghi italiani ammirando le maggiori opere artistiche. Intorno al 1594 venne richiamato a Montecassino per farvi alcune opere. Sono poche le notizie biografiche dell’artista ed ancor meno quelle relative alle sue opere. I suoi 2 maggiori biografi (Grossi e De Dominici) accennano ad un quadro nella chiesa dei Cappuccini di San Germano, particolarmente apprezzato, ma del quale non vi sono descrizioni, che andò distrutto nell’incendio del 1799. Unica opera citata dai 2 biografi di cui si conosce il soggetto è un ritratto di Sant’ Amasio presso l’omonima chiesetta in Piedimonte San Germano. Grazie alla descrizione del Monastero effettuata da don Flavio Della Marra, archivista presso lo stesso, si conoscono quasi tutte le opere dell’artista realizzate a Montecassino tra cui: “Il martirio di Sant’Andrea Apostolo” “San Benedetto” “San Gregorio genuflesso dinanzi alla Vergine con Bambino” “San Benedetto e Santa Scolastica” e molti altri ancora. L’elevato numero di opere mostra l’intenso lavoro dell’artista a Montecassino. Purtroppo già nella seconda metà dell’800 buona parte delle opere erano segnalati come non più esistenti presso il Monastero, dovuto molto probabilmente alle spoliazioni operate durante l’occupazione francese. Dell’artista anche la tavola ad olio con “La pentecoste” della chiesa parrocchiale di Esperia Superiore, facente parte della mostra delle opere restaurate del Lazio avutasi a Roma presso Palazzo Barberini. La produzione dell’artista è caratterizzata da uno stili semplice e rigoroso, dalle espressioni dei personaggi sempre in atteggiamenti di devozione e preghiera. Altro elemento caratteristico delle sue opere a Montecassino, è la raffigurazione di San Benedetto, fondatore del Monastero nel 529 d c il Santo vi è sempre raffigurato con le stesse sembianze, che come vuole la tradizione apparvero in sogno all’artista.