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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
CHIESA DI SANT'ANTONIO ABATE A CASTLENUOVO PARANO
 
Categoria: Beni culturali materiali » Chiese

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Provincia di Frosinone visualizza / nascondi tutte le località
Castelnuovo Parano

La storia e le caratteristiche

La chiesa di S. Antonio abate è situata fuori dal centro abitato di Castelnuovo, tanto che nelle fonti è altrimenti nota con l'appellativo "Ca(m)pestribus extra dictum castrum".
 

 

Le sue origini risalgono alla seconda metà del XI sec. quando l'abate Desiderio per impedire agli abitanti del castrum Fractarum (Ausonia) di arrecare danno all'abbazia costruì un "castellum"sul monte Peranus. La chiesa compare nelle fonti, però, solamente nel 1266. Dalla seconda metà del XVI sec. iniziò un periodo di declino : già nel 1555 al suo abate d. Pietro fu ingiunto di riparare la chiesa e di tenerla chisa nel frattempo, sotto pena di sei ducati. È molto probabile che le riparazioni non fossero mai state eseguite, se dieci anni più tardi l’edificio era utilizzato per il ricovero degli animali. La situazione non mutò nei secoli successivi, tanto che nel 1701 si prescrisse di nuovo la necessità di un restauro. Per i secoli successivi le fonti tacciono : è quindi molto verosimile che i mancanti restauri abbiano accelerato la sua decadenza. Il territorio di Castelnuovo Parano e la chiesa rimasero sotto la giurisdizione del cenobio cassinese fino all’eversione dei beni feudali, quando i possedimenti del monastero furono incameriti nel demanio regio.

 

 

Originariamente la chiesa era costituita da una semplice  aula absidata. Solo verso la metà del XIV sec. , probabilmente, vennero aggiunti l’avancorpo e le due navate laterali absidate. Attraverso una scala esterna è possibile raggiungere il livello superiore dove si trovano due ambienti, il più grande dei quali è aperto tramite un’arcata sulla navata principale.
Sulla navata principale e nelle tre absidi sono presenti opere ad affresco. Le più antiche risalgono ai primi anni del Duecento mentre le altre sono riferibili al XIV secolo avanzato. Le pitture emergono con difficoltà dagli strati di intonaci dipinti sovrapposti nel tempo. Un velo di intonacatura rosa, realizzata a seguito di qualche pestilenza allo scopo di disinfettare l’edificio, copre gran parte delle pareti della chiesa.