TURISMO
Informazioni culturali del territorio
La Storia
Non si è in grado di stabilire quando fu iniziata la costruzione della chiesa ciò che si vede oggi è il rifacimento e l'accavallamento di stili di epoche diverse. Con “in pensulis “si vuole indicare un edificio sopraelevato ed infatti la chiesa si trova in una posizione rialzata rispetto al piano della campagna circostante. Situazione forse giustificata dalle continue esondazioni del vicino Garigliano oppure perché la stessa sembra essere sorta su edifici preesistenti. Dal Codex Diplomaticus Cajetanus anno 1292 si evince che la chiesa molto probabilmente sia stata eretta tra la fine del 1100 ed il principio del 1200. Nel XVI secolo, la chiesa ricopriva un ruolo molto importante nella guida spirituale dei fedeli, come risulta dall’elenco dei benefici della stessa, riportati nei documenti dell’Archivio Diocesano Gaetano. Da questi risulta che vi fossero diverse cappelle ed altari, oltre a quello maggiore, e che molto probabilmente, questa chiesa fosse una Collegiata. Infatti, nella Visita Pastorale di Mons. Pietro de Õna (1605-1626) si legge che nella chiesa vi sono oltre all’altare maggiore, la cappella di S. Pietro, l’altare di S. Lorenzo, una cappella dedicata a S. Maria de Cancellis comunemente detta della Cancellata. Nella successiva Visita Pastorale, Mons. Guerriero de Torres (1693-1720) scrive che la chiesa conserva ancora l’antica importanza, e nota sotto al pavimento, come una chiesa inferiore e sotterranea, delle cappelle e delle immagini dipinte, una col titolo di S. Donato, e resti di altari.
Ciò nonostante la chiesa col tempo perde di prestigio, e nel 1745 a seguito di una inchiesta disposta dalla Corte Vescovile di Gaeta, si registra la presenza di eremiti nel suo interno. Il grande edificio di un tempo ridotto ad una piccola cappella, in uno stato di generale degrado, tanto che nel 1798 la chiesa viene interdetta. Siamo nel 1800, e qui si hanno notizie di un eremita che solo nei giorni festivi celebra messa nella cappella inferiore di S. Donato, essendo l’intero edificio privo di tetto ed adibito a stalla per animali. Il curato di S. Giovanni, in data 2 Ottobre 1858 scrive all’Arcivescovo in merito alla antichissima chiesa dedicata alla Vergine SS. ma sotto il titolo di S. Maria in Pensolis, rammaricandosi delle condizioni della stessa, ricordando la grande importanza rivestita in passato e le numerose indulgenze concesse dal Sommo Pontefice Martino V. Raffaele Castrichino localizza nella zona dove sorge l’antica chiesa, la villa di Zeto, dove nel 270 d.C. morì il filosofo Plotino.