TURISMO
Informazioni culturali del territorio
I Templari a a Suio
Si sostiene che proprio all’ordine templare appartenga la croce scolpita in rilievo, su una pietra posta all’inizio della scalinata di S. Maria in Pensulis, che sorge sulla strada che da Minturno conduceva ad Aques Vescinas, lastricata da Settimio Severo.
Le ragioni che inducono alcuni studiosi a sostenere che in Suio vi fosse la presenza di questi monaci guerrieri sono molteplici. In primo luogo il Garigliano rappresentava una via d’acqua importante, che dal Mar Tirreno consentiva di giungere fino all’entroterra, dove sorgeva l’abbazia di S. Benedetto. Questa via era seguita anche dai saraceni che fino al X secolo imperversavano nella zona. Dopo questa data vi fu una organizzazione di difesa con la costruzione di torri, castelli ed è probabile che costituitosi l’ordine dei Templari, questi avrebbero potuto avere l’incarico di difendere tali luoghi. Vi è anche da tener presente che ad Anagni vi era la residenza del pontefice, la cui difesa era affidata proprio ai cavalieri del tempio che potevano trovarsi anche in Suio data la vicinanza anche con Montecassino.
Vi è da ricordare che Federico II, fu spinto, pena la scomunica, ad indire una crociata, e nel tentativo di temporeggiare nulla vieta che abbia destinato alla causa del tempio, per la conquista della Terra Santa, dei possedimenti di Suio. Una ulteriore ragione è costituita dal fatto che la Via dei Pellegrini vero la Terra Santa o Santiago de Compostela passasse proprio in queste terre.