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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
TERRITORIO DEI MONTI AURUNCI
 
Categoria: Beni culturali immateriali » Ambienti naturalistici

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Campodimele, Santi Cosma e Damiano, Monte San Biagio, Minturno, Lenola, Itri, Gaeta, Formia, Fondi, Castelforte, Spigno Saturnia

Ricette e Utilizzazioni delle piante

Il liquore di mirto si prepara con  250 gr. di bacche di mirto nere, cioè mature, 1 l, di alcool puro, 1 l. acqua e 500 gr. di zucchero, mettere in un recipiente le bacche di mirto a bagno nell’ alcool che deve ricoprirle, chiudere il coperchio non ermeticamente e lasciare in infusione per circa 20 giorni, ogni tanto mescolare il tutto. Dopo 20 giorni circa preparare uno sciroppo con acqua e zucchero fino a farlo quasi bollire, poi far raffreddare a temperatura ambiente. Nel frattempo passare le bacche e tutto l'alcool al passaverdure (quello manuale a manovella), e ripassare le scorie che rimangono anche un paio di volte. Filtrare il liquido ottenuto attraverso un passino a maglie fini, meglio se con un telo di stoffa sopra, ed aggiungere lo sciroppo di acqua e zucchero, mescolare bene e mettere in recipienti chiusi.  Si serve ben freddo, anche in freezer.
Per la ricetta decotto di corbezzolo, gli ingredienti sono  40 gr. di radici essiccate di corbezzolo fatte a pezzetti e 100 cl. di acqua. Le quantità sono da intendersi per 1 persona. Per la preparazione bisogna macerare le radici nell’acqua per 1 notte. Riscaldare e lasciare evaporare a fuoco basso fino a ridurre il liquido a un terzo; non filtrare se non al momento di bere. Utile contro l’arteriosclerosi: 1 bicchiere ogni mattina a digiuno per tre giorni.
Per la roverella i suoi usi erano in fitoterapia si usava soprattutto la corteccia della quercia come efficace depurativo per i disturbi intestinali. Poi un'antica ricetta di un "caffè" fatto con la polvere delle ghiande essiccate, che si dice sia indicato per i problemi di acne giovanile e in periodi di carestia, le ghiande venivano fatte seccare e quindi tritate finemente fino a farne una farina con la quale si produceva un pane e una specie di farinata. Sembra che queste ricette fossero note già agli antichi romani.
Il legno dell'acero campestre non è molto pregiato e viene solitamente impiegato per la costruzione di attrezzi rustici e nell'industria delle armi per la fabbricazione dei calci di fucile. Ottima la sua utilizzazione come combustibile.
Il sorbo montano si utilizza per fare sidro, confetture, liquori e salse. In fitoterapia i frutti hanno proprietà astringenti, diuretiche, detergenti, rinfrescanti e tonificanti. Dal legno giovane si estrae un liquido scuro per tingere tessuti. Il tannino estratto dalle foglie un tempo serviva per la concia delle pelli.
Gli ingredienti per la confettura di bacche di rosa canina: kg 1 di bacche di rosa canina, g 200 di acqua, g 500 di zucchero, succo di due limoni e 1 bustina di vanillina. Bisogna pulire con cura le bacche della rosa eliminando il picciolo e la peluria scura che le caratterizza aprire poi in senso longitudinale ed eliminare con cura i semi all’interno. Lavare  e versare in una casseruola con l’acqua, l’aceto e lo zucchero e cuocere a fuoco molto basso tenendo il recipiente coperto fino a che la frutta non è cotta. Spegnere il fuoco, aggiungere la bustina di vanillina  ed il succo dei limoni. Mescolare quindi con cura e versare subito nei vasetti che si tapperanno e capovolgere su un ripiano di legno. Quando i vasetti saranno ben freddi, mettere  l’etichetta e riporre nella dispensa evitando di far  prendere luce per mantenere inalterato il colore della confettura.
Per il liquore di corniolo occorrono: 800 g. drupe di corniolo, 800 gr. di alcool 90º e 800 gr. di zucchero. I frutti (drupe) di corniolo vanno raccolti in parte (80%) ben maturi e in parte vicini alla maturazione. Quando la bacca è ben matura è molto scura e leggermente molliccia ; mangiandola se ne gusta il sapore, mentre se non è perfettamente matura ha un colore viola scuro ( prima ancora rosso ) e al palato risulta leggermente aspra ( prima ancora molto aspra). Giugno  - agosto sono i mesi per la raccolta ( a seconda dell'esposizione della pianta al sole). Mantenere l'infuso in un vaso di vetro al buio per oltre 6 mesi e assume un colore rosso scuro - filtrare e servire in piccoli bicchieri e in modesta quantità. Alla fine di un buon e abbondante pranzo ( specie se composto da bolliti o cacciagione) favorisce la digestione lasciando un leggero sapore dolce/amaro sul palato.
Il legno di ginepro, di colore rosso e dal tipico odore resinoso, viene impiegato per lavori di intaglio e per suffumigi contro i dolori reumatici; le bacche di ginepro si usano anzitutto nelle arti culinarie come spezie per piatti di selvaggina e per i crauti, nonché per la fabbricazione di superalcolici quali gin, grappa di ginepro, dalle sue bacche, o coccole, si estrae per distillazione un olio essenziale chiamato essenza di ginepro. Il residuo della distillazione trattato con acqua e concentrato sotto vuoto produce un liquido sciropposo chiamato estratto di ginepro. La medicina popolare attribuisce altissimo valore curativo all'olio ottenuto dalla distillazione delle bacche e ne ipotizza grandi doti come rimedio per: disturbi digestivi;malattie respiratorie; malattie delle vie urinarie e malattie reumatiche.