TURISMO
Informazioni culturali del territorio
Le Costituzioni
Questo il contenuto delle Costituzioni del monastero di Fara , chiamato ”Monastero della solitudine di Santa Maria della Provvidenza soccorrente di solitarie scalze di S.Chiara” , sintetizzato in quattro punti:
- non è permesso di tenere “zitelle” da educare, per questo il Card. Barberini, con generosità, le provvide di che vivere (alle suore infatti lasciò i suoi beni, compreso il castello con tutti i suoi arredi mobili, i quadri, le stoviglie, le suppellettili…);
- una volta professata la Regola non è permesso accedere al parlatorio nemmeno per la visita dei parenti più stretti;
- non si scrive a nessuno, nemmeno ai genitori;
-quando alla Superiora giungono notizie liete o tristi dalle famiglie, non le comunica all’interessata.
Ecco come si esprimono le Costituzioni al cap.I, n.13:
“Et acciochè nell’avventurate Solitarie sia sempre abolita l’inquieta memoria del Secolo temuta tanto da gli antichi Padri dell’Eremo, e da tutte le vere Spose del figliol di Dio, perché l’humane rimembranze facilmente oscurano l’intera vista e la luce dello spirito, macchiano la purità della mente e svegliano i movimenti naturali di vana, inutile e inquieta allegrezza, o mestizia, secondo la qualità delle novelle, o buone, o ree, ch’elle siano, si ordina a tutti li nominati nel numero antecedente, che né meno diano parte ad esse Solitarie della morte, infermità o altra disgrazia, felicità, o bisogno de’ parenti, amici, o altri qualsiasi, fuorché i Superiori; ma semplicemente senza esprimere in particolare ne’ la persona, ne’ il bisogno, dicano queste sole, e precise parole: si raccomanda un bisogno alle loro orationi, per il quale si prega, che applichino una Comunione, disciplina, e più, o meno, conforme sia più, o meno grave il bisogno“.
Fonte: Museo archeologico Fara in Sabina