TURISMO
Informazioni culturali del territorio
La storia e le caratteristiche generali
I Casali Cese, Gallucci, Lago e Sparuti, essendo sorti dopo l’edificazione del castello, non avevano nessuna Chiesa. Sia per la lontananza, e più ancora, per la pessima strada allora interrotta dal Rio del Fossato, riusciva di molto disagio e pericolo il doversi recare alla Chiesa Madre. Era, dunque, necessaria una nuova Chiesa. Per questo motivo i cittadini dei Casali detti sopra si riunirono e con una supplica all’Abate di Montecassino chiesero di poter edificare una Chiesa a loro spese nel luogo detto Campolago, avuto in donazione dalla Principessa di Stigliano, Duchessa di Minturno. Sorse come per incanto nel 1631 e nel 1635 venne elevata a parrocchia. Il 24 Dicembre 1715 venne fondata, al suo interno, la Cappella delle Anime del Purgatorio.
La facciata, ristrutturata recentemente, è decorata da quattro finte colonne e da un portale realizzato in pietra locale, sormontato da una lunetta con un affresco. A destra ha il campanile sorto successivamente e torreggiante di parecchi metri sul tetto, con il suo orologio e due belle campane . L’edificio è ad una navata, con presbiterio ottogonale. Presenta tre altari laterali per lato ed uno maggiore.
L’altare maggiore è al centro del presbiterio. Ha quattro colonne con fregio e cimasa con sopra due angioletti. Altri due angioletti sono in atto di sorreggere un quadro rappresentante l’Annunciazione ( che non è quello originario, sostituito intorno al 1857 perché malandato). Le pareti di fianco all’altare sono ornate di affreschi rappresentanti S.Pietro e S.Paolo, opera di Crescenzo Gamba di Castelnuovo.
Sul lato di sinistra dell’altare vi sono quelli del SS. Rosario, di San Nicola e di San Giuseppe. Sul lato opposto troviamo altri tre altari dedicati a Sant’Antonio Da Padova, alla Beata Vergine del Carmine ed a San Gaetano. La cappella delle Anime del Purgatorio fu realizzata, invece, nel 1715 ed abbellita da affreschi realizzati da Crescenzo Gamba, pittore locale. Questi altari laterali presentano rivestimenti maiolicati sulla parte frontale. Degli altari di San Gaetano e della Madonna Del Carmine sappiamo che furono realizzati dalle Compagnie del Ferro e di Caporosso, Castelnovesi che si trasferirono a Napoli come ufficiali della Regia Dogana. L’altare di San Nicola era, invece, munito di favori da parte della compagnia di Giammarco.
Originariamente il soffitto era adornato di pitture, le quali andarono perdute in seguito all’ingiuria del tempo e dell’umidità , alla sostituzione della volta e alla nascita di nuove finestre.