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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
CHIESA DI SAN MARTINO A SANTI COSMA E DAMIANO
 
Categoria: Beni culturali materiali » Chiese

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Santi Cosma e Damiano

Il Pittore Andrea Mattei

Andrea Mattei nasce a Castelforte il 23 novembre del 1744 da Prospero e Aloisa Cassetta. Pur dimostrando fin da piccolo propensione per l'arte pittorica, il padre ne ostacola l'inclinazione in quanto vorrebbe che il figlio si dedicasse agli studi di legge; la questione  scaturisce dalle non elevate risorse economiche della famiglia (Prospero viene diseredato dal padre per una lite dovuta all'eredità e per aver contratto matrimonio senza il proprio consenso) e dalle innumerevoli spese sostenute nelle cause intentate contro il fratello Giovanni Simone.
Come spesso capita nella vita di un uomo la provvidenza frapponendosi nelle vicende terrene ne indirizza il cammino, nel caso del Mattei tale intervento è rappresentato dalla venuta a Castelforte di alcuni pittori della scuola di Sebastiano Conca per il restauro della chiesa dell'Annunziata; il giovane Andrea da curioso spettatore ne apprende i segreti, si informa sul Conca e alimenta giorno per giorno la propria passione.Andrea decide quindi di recarsi a Gaeta a far visita al noto pittore all'insaputa del padre e approfitta di un mercante di vino che in quei giorni è ancorato a Porto Massimo sul Garigliano, sarà lo stesso Conca, che accolto il giovane, intercede per lui attraverso una lettera indirizzata a Prospero e facendo leva sulla loro vecchia amicizia.
Nei quattro anni successivi il talento del Mattei sboccerà facendolo maturare nell'arte pittorica tanto da poter fare a meno della rendita paterna; giunge quindi a Napoli e grazie alle raccomandazioni del maestro, alla protezione del duca di Traetto e all'amicizia con Lord Hamilton, viene introdotto a corte e riceve varie commissioni che significano lauti guadagni.
Nel 1785 è a Roma, protetto dal cardinale Mattei suo parente, stimato e apprezzato soprattutto per la qualità non comune di riconoscere opere di valore appartenenti all'antichità; l'11 febbraio è nominato cavaliere da Papa Pio VI, ma questo tempo felice è destinato a terminare, le vicende che vedono fermentare l'Europa durante la rivoluzione francese influenzano la vita del Mattei che trovandosi in difficoltà economica accetta l'incarico di comandante della fortezza di Sermoneta. Andrea si accorge ben presto che la rigidità militare non calza con il suo spirito libero di artista e rinuncia, si reca di nuovo a Napoli e ricomincia una lenta risalita dedicandosi al commercio delle opere d'arte. Nuove disavventure finanziarie lo inducono a fare ritorno ai luoghi d'origine dove, circondato dall'affetto dei nipoti e dalla stima dei concittadini, morirà il 2 agosto 1823 e verrà seppellito nella cappella di famiglia (l'allora S. Maria degli Angeli oggi Chiesa dell'Annunziata).
Molte delle sue opere sono  presenti in collezioni estere principalmente in Inghilterra e Russia, come si può facilmente dedurre dalle amicizie intrattenute durante il periodo napoletano, come lo sono i ritratti de cardinali Carafa e Mattei per il periodo romano; in Italia di gran pregio, come afferma il De Santis, sono “le lunette prossime all'altare maggiore e le volte delle navi piccole” nella chiesa napoletana dedicata a San Diego (Ospetaletto), dove è anche presente un quadro  dello stesso autore che rappresenta il santo nell'atto di convertire gli indigeni delle Isole Canarie. Altri quadri del Mattei figurano nel Museo Figurativo del reame delle Due Sicilie presso la Reggia di Caserta, in particolare  Lo Sbarco del tonno allo stabilimento di Favigliano e le Scene di caccia di Ferdinando I sui monti Tifatini. Diverso il discorso che riguarda le opere presenti sul nostro territorio dove purtroppo quai totalmente sono andate distrutta durante il secondo conflitto bellico, come il già citato Trittico nella chiesa di Ventosa e il quadro Cristo con la croce e gli angeli nella Chiesa patronale a Santi Cosma e Damiano; una sola infatti ci rimane a testimoniare il grande amore di questo nostro cittadino per la pittura ed è la Vergine col Bambino nell'atto di porre l'anello al dito di Santa Caterina nella Chiesa dedicata alla santa che si trova a Castellonorato di Formia, nello stesso quadro sono visibile un'altra Vergine che ha come fondo la torre e San Nicola.