TURISMO
Informazioni culturali del territorio
Il Santuario della Trinita' (Montagna Spaccata)
La tradizione locale narra che il promontorio sia spaccato in due a causa del terremoto che colpì la terra dopo la morte di Cristo in croce e perciò detta Montagna Spaccata. Proprio qui sorge il Santuario della Trinità, fondata dai monaci benedettini intorno al X secolo sui resti della villa di Lucio Munazio Planco. Dal punto di vista architettonico la chiesa presenta un’unica grande navata, con un’abside quadrata e quattro cappelle laterali. Da qui, discendendo 270 scalini si può accedere alla Grotta del Turco, a cui sono legate non poche leggende.
La facciata del Santuario, completamente in stile barocco, è stata privata in tempi passati, di diverse importanti e bellissime statue, nonché del fastigio che si trovava tra il campaniletto a vela e l’orologio maiolicato. Ciò che toglie il fiato a chiunque la visiti è la spaccatura di 36 metri dal livello del mare (montagna spaccata). In seguito alla caduta di un grosso masso, fu costruita nel 1500 la bellissima cappella del Crocefisso, tutt’ora fondamentale tappa per i pellegrinaggi dei più devoti. Internamente la cappella presenta una pianta circolare con una cupola emisferica, dove si impone un grande crocefisso in legno, risalente al 500, accostato ai Dolenti.
Proprio sotto l’altare, ormai consumata dal tempo, c’è la tomba di colui che fu governatore di Gaeta nel 1721, il conte Pietro Enrico di Prontero. La cappella presenta due antiche epigrafi di marmo sulle pareti; una ricorda i voti di Ferdinando II e l’altra, i doni del conte belga di Rottarmund, fatti al santuario. La cappella è raggiungibile da un corridoio all’aperto, antistante una scalinata.