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Le marocchinate
Il 14 maggio 1944 i Goumiers, attraversando i Monti Aurunci, riuscirono ad aggirare le linee difensive tedesche, consentendo al XIII Corpo britannico di sfondare la Linea Gustav, che impediva l'avanzata degli alleati verso il nord. Come ricompensa le truppe guidate dal generale Alphonse Juin ebbero carta bianca per per 50 ore, ottenendo un tacito assenso a impadronirsi di una sorta di bottino di guerra.
Per il territorio di Esperia l'arrivo delle truppe alleate rappresentò un dramma maggiore della guerra stessa. Per ben due giorni i soldati marocchini del Corps Expeditionnaire Francais (CEF) sottoposero la popolazione esperiana a violenze atroci, perpetrate soprattutto ai danni delle donne. Furono due giorni di saccheggi e torture di ogni genere. Non vennero risparmiate dagli stupri di massa nemmeno bambine e donne anziane.
Ciò che accadde nei paesi ciociari, per mano del Corpo di spedizione francese, composto da circa 130.000 unità, per lo più marocchini, tunisini, algerini e senegalesi, rappresenta una delle pagine più nere dell'occupazione alleata. Le cronache parlano di casi pietosi: madri che si fecero uccidere per difendere le loro figlie, uomini che subirono la stessa sorte delle donne che tentarono di salvare.
Si racconta che il parroco di Esperia, Alberto Terilli, tentò invano di salvare tre donne dalla furia dei soldati marocchini e fu torturato e sodomizzato tutta la notte, morendo poco tempo dopo.
Giovanni Moretti, sindaco di Esperia, denunciò che su 2.500 abitanti ben 700 donne furono violentate e che tutte dopo lo stupro si erano gravemente ammalate o erano addirittura decedute. li chiamavano effetti collaterali della guerra, oggi quegli stupri di massa sono considerati crimine contro l'umanità.
Nel 1960 Vittorio De Sica immortalò quelle atroci violenze in un film che valse l'oscar a Sofia Loren, La Ciociara, tratto da un romanzo di Alberto Moravia. Paradossalmente, mentre il cinema e la letteratura raccontarono quasi nell'immediato quegli avvenimenti, gli storici furono bloccati, lasciando nascosta per lungo periodo quella dolorosa pagina della nostra storia.
Solo 60 anni dopo quelle orribili violenze fu dato alle vittime un risarcimento morale: il Presidente della Repubblica Ciampi e l'Associazione nazionale Reduci Marocchini hanno ricordato le vittime degli stupri.