Canali d'accesso. Menu Canali d'accesso terminato.

Ultime news

INFORMAZIONE | 06/01/2023:
Alta Formazione finanziata da Torno Subito
INFORMAZIONE | 14/12/2022:
Nasce la DMO Terra dei Cammini ETS
INFORMAZIONE | 12/12/2022:
Avviso Regione Lazio per Fiere 2023
INFORMAZIONE | 09/12/2022:
La DMO Terra dei Cammini viene finanziata
INFORMAZIONE | 02/02/2022:
Avviso Destination Management Organization

Cerca



Sei in: Home » Cultura » Scheda cultura » Pagina web

TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
SCAURI DI MINTURNO, IL LITORALE
 
Categoria: Beni Paesaggistici, Culturali e Ambientali » Litorali, coste, spiagge, anfratti, oasi marine

Località interessate

Provincia di Latina visualizza / nascondi tutte le località
Minturno

La Storia

Scauri (anticamente Pirae) è una località turistica, che si affaccia sulla costa laziale del Mar Tirreno. Il nome del centro turistico, che conta circa 7 mila abitanti e che d’estate sfiora le 70 mila presenze, trae origine da Marco Emilio Scauro, console nel 115 a.C. e princeps senatus, politico romano legato a Caio Mario ed alla potente famiglia dei Metelli. Per oltre 30 anni fu leader dei conservatori. Il console Scauro possedeva nel porto di Pirae una sontuosa villa marittima. L'antica città di origine ausone, faceva parte, insieme a Minturnae, della “Pentapoli Aurunca”. Nel centro storico, ricompresi in proprietà private, si scorgono le rovine della città di Pirae, i resti della dimora del princeps senatus e la Torre dei Molini, eretta nel XIV secolo.
Risale alla seconda metà del XVI secolo la Torre Quadrata(o dei Cavallari), costruita sul Monte d’Oro, riconvertendo una fabbrica medioevale, di forma circolare. Acquisita di recente dal Comune di Minturno, è oggetto di un intervento di restauro per la creazione di un osservatorio ornitologico. Tutti i menzionati monumenti e la zona archeologica di Pirae sono inseriti nell’Area Protetta di Gianola-Monte di Scauri, che fa parte del Parco Regionale Riviera di Ulisse. Il filone religioso si raccorda a due spunti: il primo è legato a Sant'Albina che, nel 250, sotto l'Imperatore Decio, subì il martirio sul lido di Scauri; il secondo è ispirato dal passaggio del Papa Pio IX, nell’aprile 1850, sulla via Appia, dopo l'esilio di Gaeta. Nella Cappella Ducale della famiglia Caracciolo-Carafa (dal 1931 Parrocchia dell'Immacolata), fin da quel momento, si diffuse il culto mariano, culminante nella festività patronale dell' 8 settembre. Nel 1954, in occasione del Centenario di proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione, venne realizzata un’artistica statua della Vergine, scolpita dall’ebanista altoatesino Giuseppe Obletter e benedetta in Vaticano dal Pontefice Pio XII. Il simulacro della Madonna è stato incoronato nel 2003 da Monsignor Pier Luigi Mazzoni, Arcivescovo di Gaeta.
Fin dall'antichità questo centro basò la propria economia sull'agricoltura, sulla pesca e sul turismo. Con l'avvento dell'era industriale, sorsero diverse fabbriche, tra cui una cartiera, fornitrice del Regno di Napoli, citata dallo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe nella monografia dedicata al pittore di corte Jacob Philipp Hackert (1811). La fabbrica produsse fogli pregiati per la calcografia e la stamperia reale. I resti del muro perimetrale della cartiera sono ancora visibili sull’Appia, nei pressi della Chiesa Parrocchiale dell’Immacolata. In seguito, verso la fine dell’Ottocento, sorsero due fabbriche di laterizi: Siecii e Capolino. Entrambi gli opifici furono eredi di un’antica attività: quella della lavorazione della creta, praticata già dalla gens Pirana. L’ex stabilimento “Sieci” rappresenta oggi un esempio di archeologia industriale, con il suo tipico “forno Hoffmann”. Il Comune, proprietario dell’immobile, è impegnato a trasformare la vecchia fornace in un polo culturale.
Oggi Scauri, riprendendo i fasti dell'epoca romana che l'avevano consacrata quale centro di villeggiatura dei patrizi, è una località turistica e commerciale. La ricettività è affidata ad alberghi, pensioni ed a migliaia di alloggi privati, disponibili anche in bassa stagione. Fiori all'occhiello della cittadina laziale sono la spiaggia, lunga circa 4 chilometri, ed il Lungomare, oggetto di una recente opera di ripascimento. il  Lungomare. Tra gli ospiti illustri vanno ricordati l’esploratore Umberto Nobile, la pedagogista  Maria Montessori, l’attore Nino Manfredi ed il cardinale Karol Wojtyla.