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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
MUSEO ARCHEOLOGICO DI CASSINO
museo aperto
 
Categoria: Beni culturali materiali » Aree Archeologiche

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Provincia di Frosinone visualizza / nascondi tutte le località
Cassino

Anfiteatro Romano o Colosseo

4473.jpgL’Anfiteatro o Colosseo è l’elemento archeologico più rappresentativo della romanità di Cassino. Ne sono rimaste, ad oggi, le mura perimetrali e alcuni tratti della struttura interna ma sono sempre una chiara testimonianza della maestosità della civiltà romana. Fu la matrona Ummidia Quadratilla a far costruire a sue spese l’anfiteatro come testimonea l’epigrafe rinvenuta nel 1757.

Nel 1923 è stata rinvenuta un’altra iscrizione con il nome di Quadratilla su un blocco interrato presso uno degli accessi del teatro a conferma ulteriore della sua attribuzione alla matrona romana.

L’anfiteatro presenta delle anomalie nella sua struttura rispetto a strutture simili, in quanto parte della cavea sfrutta il pendio del monte per cui, solo la parte di essa verso la valle è sorretta da strutture murarie. La pianta è ellittica con un diametro corto di metri 68 e un diametro lungo di metri 85 e un perimetro di 160 metri. La cavea ad ovest è ricavata incidendo il banco roccioso mentre la parte ad est poggia su strutture in muratura a volta ed è da questo lato che troviamo 5 porte d’ingresso.

L’altezza massima, giunta fino a noi, del muro esterno è di 18 metri e nella parte alta presenta delle mensole dove trovavano alloggio dei pali in legno utilizzate per sorreggere un telone, il “ velarium “ che copriva la struttura in caso di pioggia o sole eccessivo.

Nell’interno della cavea lo spazio a fondo era chiamato “ arena “ , “sabbia” che ne costituiva la pavimentazione adatta per lo svolgimento dei giochi; questa zona poteva anche essere allagata per farvi svolgere delle battaglie navali chiamate “ naumachie “. La presenza di abbondanti sorgenti a Cassino fa supporre che nulla vietasse che nell’anfiteatro locale si svolgesse anche questo tipo di gioco.

Le tecniche di costruzione sono in “ opus reticulatum “ costituito da blocchetti di tufo romboidale con calce pozzolanica. Uno degli ambienti è realizzato in “ opus lateriticium “ cioè a mattoni, questo fa pensare ad una sua erezione successiva; questa struttura doveva essere anche il tribunale, il palco delle autorità locali, lo indicherebbe il fatto che era rivestito da lastre di marmo portate alla luce tramite gli scavi dell’ultimo secolo.

I ludi a cui Ummidia Quadratilla assisteva erano di vario genere, oltre alle naumachie e i combattimenti dei bestiami, i combattimenti tra i gladiatori si diversificavano a seconda del loro armamento, quindi della loro provenienza territoriale, e delle tecniche di assalto e difesa.

Galleria fotografica

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