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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
IL BORGO DI CARPINETO ROMANO
 
Categoria: Beni culturali materiali » I Borghi

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Carpineto Romano

Struttura urbanistica

580.jpgL’asse urbanistico si estende in direzione nord-sud terminando con le due porte principali: una alla Peschiera e una a Piazza Regina Margherita. Un ulteriore porta di sbarramento esisteva in via San Giacomo. Per ovviare al complesso di cinta muraria data la sua naturale posizione su di un roccione, le case aprivano verso l’esterno rare finestre inferriate e molto alte rispetto al piano terra, mentre le porte delle singole abitazioni si aprivano verso l’interno dei vicoli.

Quasi nello stesso periodo (circa XIII sec.) dovrebbe considerarsi il secondo castello, ora inglobato nel Palazzo Pecci, costruito dai Conti De Ceccano, che avevano diviso il paese in parte uguali e da qui il centro abitato si estendeva fino alla “porta del Pischero”, quest’ultima doveva difendere da eventuali incursioni e per questo era costituita da una vera e propria fortificazione: un casotto per la guarnigione, un piccolo camminamento ed una porta con ferritoie. Eventuali bastioni sono stati assorbiti da case private che sono poste lungo via Castello.

Per l’organizzazione urbana di Carpineto Romano ci si è basati non solo su sistemi difensivi ma anche sull’ubicazione delle chiese principali di cui quattro parrocchiali (San Michele Arcangelo, San Nicola, San Giacomo e San Giovanni) attorno alle quali si svilupparono i nuclei fortificati. All’interno delle mura si trovano Santa Maria del Popolo, Sant’Agostino, San Pietro, San Sebastiano e la chiesa della Annunziata, che avevano la funzione di dare la possibilità ai contadini che andavano in campagna di ascoltare la messa.

Un epoca fiorente, soprattutto nell’ambito architettonico, si deve a Vincenzo Gioacchino Pecci eletto papa nel 1878 con il nome di Leone XIII. Con esso inizieranno i grandi lavori di restauro ed abbellimento delle chiese. La fioritura delle opere leoniane fu anche il riconoscimento ufficiale del valore artistico degli artigiani carpinetani, che firmarono il loro capolavoro nella costruzione del convento di Sant’Agostino. A cento anni dall’ascesa al soglio pontificio di papa Leone XIII, è doveroso ricordare i benefici apportati al borgo, tra cui il più importante è stato l’illuminazione a gas acitilene di cui Carpineto è stato il primo paese ad usufruirne.