Canali d'accesso. Menu Canali d'accesso terminato.

Ultime news

INFORMAZIONE | 06/01/2023:
Alta Formazione finanziata da Torno Subito
INFORMAZIONE | 14/12/2022:
Nasce la DMO Terra dei Cammini ETS
INFORMAZIONE | 12/12/2022:
Avviso Regione Lazio per Fiere 2023
INFORMAZIONE | 09/12/2022:
La DMO Terra dei Cammini viene finanziata
INFORMAZIONE | 02/02/2022:
Avviso Destination Management Organization

Cerca



Sei in: Home » Cultura » Scheda cultura » Pagina web

TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
GAETA TRA STORIA, MITO E LEGGENDA
 
Categoria: Beni culturali immateriali » Storia e cultura del territorio comunale

Località interessate


L'epoca imperiale romana

1273.jpgI primi insediamenti nel territorio di Gaeta risalgono al sec. VIII a.C., fu solo nel 345 a.C. che finì sotto l'influenza romana. Al tempo dei romani la città era centro rinomato e frequentato da prestigiosi personaggi che vi costruirono ville, giardine e mausolei.  Imperatori, ricchi patrizi romani, consoli e famosi senatori dell'epoca elessero Gaeta a luogo di villeggiatura giungendovi dalla Via Flacca appositamente costruita per facilitare l'arrivo, più breve rispetto all'Appia.

Di quel periodo restano visibili molte vestigia, come ad esempio il Mausoleo di Lucio Munazio Planco, console romano, prefetto dell'Urbe, generale di Giulio Cesare di Marco Antonio e di Ottaviano detto Augusto,che sorge sulla sommità di Monte Orlando.

Resti dell'epoca romana si possono incontrare subito dopo la prima porta di ingresso della città: le Terme di Anna Galeria Faustina, moglie di Marco Aurelio (sec. II) e madre di Commodo, costituivano sorgenti sul mare e pure da esso separate, estrema propaggine dell'amplissima villa lussuosa per opere e ricca di orti pensili che occupava tutto il versante del monte.

Nei pressi della "vecchia" stazione ferroviaria, esattamente sulla collina Atratina, è sito un maestoso fabbricato circolare (molto rovinato), il Mausoleo di Lucio Sempronio Atratino, il quale fu console nel 34 a.C. e famoso accusatore di  Celio Rufo.

Alle spalle del Lungomare Caboto, sulla riviera di Levante si conserva, solo parzialmente, un sepolcro romano databile intorno al III sec. d.C., assimilabile a una delle molteplici tipologie di sepolcri romani tra l'inizio dell'età imperiale e il periodo Giulio-Claudio. Del Monumento comunemente chiamato Sepolcreto Marittimo rimane ad oggi il basamanto con un ambiente semipogeo e perte dei muri della cella.

 7422.jpg

Nella località di Serapo, non lontano dallo sperone roccioso detto “la nave”, nell’insenatura di Fontania, si osservano ancora le vestigia della sontuosa villa romana del console Gneo Fonteo.

Allegati

» Mausoleo di Lucio Munazio Planco - application/pdf - 45 Kb

» Sepolcreto Marittimo - application/pdf - 93 Kb

» villa di Gneo Fonteo - application/pdf - 35 Kb

» Mausoleo di Lucio Sempronio Atratino - application/pdf - 40 Kb

» La villa di Lucio Munazio Planco - application/pdf - 35 Kb