TURISMO
Informazioni culturali del territorio
Le origini: fine del secolo VI. Rifugio di profughi
Gaeta nasce dai primi gruppi di fuggiaschi che, a seguito della guerra greco-gotica (535-553) e della conquista longobarda del Mezzogiorno(570), abbandonarono le città costiere romane di Formia e Minturno per cercare riparo sul promontorio di Gaeta dando vita al castrum Cajetanum. Questa località garantiva una maggiore protezione, consentendo al tempo stesso collegamenti migliori, via mare, con Roma, Napoli e Costantinopoli.
I Longobardi, lasciata la Pannonia nell'Aprile del 568, dilagarono in varie regioni italiane, giungendo nella zona compresa tra Cuma ed il Garigliano, per la prima volta probabilmente nel 586. Riuscirono ad occupare tutta la pianura campana, ma dovettero fermarsi di fronte ai Bizantini bene arroccati a Napoli e a Gaeta. lungo la Via Appia la furia longobarda colpì innanzitutto Minturno, successivamente Formia e Fondi.
Molti di coloro che sfuggirono alle distruzioni si rifugiarono sull'estrema punta del promontorio gaetano e fu allora, nell'ultimo decennio del VI secolo, che, protetto dalle armi bizantine, si formò un primo consistente nucleo abitato, soprattutto per esigenze di difesa, munito di cinta muraria ed organizzato in modo da poter respingere gli attacchi nemici.Dal VI secolo il castrum andò crescendo demograficamente mentre si spopolavano le città romane.
Nacque così, circa 1400 anni fa, parte della struttura urbana di Gaeta, che si completò con l'impresa dell'incastellamento, nei secoli X e XI rimanendo immutata nelle sue linee essenziali fino ad oggi.
L'estrema punta rocciosa scelta come asilo dai fuggiaschi era circondata da ampi complessi fondiari papali che si estendevano quasi ininterrottamente dal Pisco Montano di Terracina al Garigliano. Cosicchè il castrum caietanum, cerniera di forza nella fascia costiera che da terracina giunge al Massico, si avviava a svolgere un ruolo di vitale importanza per la popolazione dei monti Ausoni e Aurunci, nonostante i suoi abitanti non avessero il possesso delle terre. Infatti, gli uomini accorsi come profughi nella zona erano soprattutto mercanti e artigiani delle città colpite dall'invasione, i quali, pur non essendo possessori di terre, avevano un decoroso tenore di vita.
I pontefici avevano cominciato sin dai tempi dell'imperatore Costantino a costruirsi un cospicuo patrimonio nella zona. Il cristianesimo, si era ampiamente diffuso nella zona, sin dal II secolo. Molto presto sorsero in zona quattro sedi vescovili:Formia, Minturno, Fondi e Terracina, che furono subito tra i più prestigiosi possessori di terre della zona. La Santa Sede, a sua volta, sin dall'epoca imperiale (IV e V secolo), riuscì a costituirsi nelle zone di Minturno, Formia, Fondi e Gaeta, un vasto ed articolato patrimonium, destinato a passare alla storia come Patrimonium Caietanum, perchè fu da Gaeta che arrivarono all'urbe prodotti di ogni genere.