La comunità locale gaetana nasce verso la fine del '500 iniziando a crescere come potentato autonomo bizantino in lotta con Longobardi e Saraceni. Nel giro di pochi anni il gruppo che si stabilì sull'estrema punta del territorio gaetano, nel giro di qualche secolo passò dalla condizione di gente fuggiasca ad organismo politico del tutto indipendente.

La vicenda interessò i secoli che vanno dal declino della romanità ai primi decenni del mille e coincise con l'epoca che vide la formazione dell'Europa cristiana. I momenti salienti di questo processo di formazione trovarono nella storia della comunità stanziatasi a Gaeta riscontro vivissimo riflesso di quella realtà più complessa che è la storia del continente.

Il tumultuoso incontro tra la Chiesa e i barbari invasori; il contrasto tra Roma e Bisanzio foriero di rotture clamorose fino all'iconoclastia e allo scisma, ma anche di elaborazioni dorttrinali consone alla spiritualità occidentale; lo scontro con l'Islam; il rapporto tra Stato e Chiesa; lo sviluppo della vita cittadina  e dei traffici mercantili, il diffondersi della piccola e media proprietà terriera; l'aggregarsi della popolazione in nuovi "castra" e "castella", sono tutti momenti che trovano nella vicenda di Gaeta viva testimonianza.

Inoltre, nella cittadina tirrenica, per ragioni particolari, il potere, connesso all'autorità religiosa o a quella civile, sentì il bisogno di appoggiarsi al popolo che acquistò presto libertà e prosperità economica e consapevolezza  della propria forza. il popolo gaetano per questo si dedicò alle attività più varie, muovendosi in tutto il Mediterraneo, partecipando ad imprese memorabili e dedicandosi alle attività più varie. Tutte le arti, , il diritto, la miniatura, l'architettura, assunsero in loco caratteri originali, tramandati ancora oggi dai secoli.