TURISMO
Informazioni culturali del territorio
2013-05-18
Architettura trebana

ARCHITETTURA TREBANA
La ricchezza delle testimonianze archeologiche dimostra l’elevato grado di civiltà che caratterizzava Trevi già in età preromana; è stato infatti rinvenuto un gran numero di oggetti antichi, corredi di templi o di tombe propri di un ambiente ellenizzato, a marcate tinte greco-anatoliche ed etrusche.
A tale periodo appartengono infatti i sei capitelli ionici che si trovano a piazza Santa Maria, e un settimo ben conservato che sorregge il battistero della collegiata; il capitello di minor dimensione, ma di lineamenti più fini dei precedenti che si ammira fuor di Porta Romana in piazza IV novembre a Giove l’Altissimo.
Tra i preziosi resti archeoligici rinvenuti meritano singolare menzione una faccia in terra cotta e una statuina di bronzo alta 11cm e del peso di 250gr raffigurante una sacerdotessa che offre doni alle divinità.
Al periodo preromano risale anche l’Arco, detto di Guarcino per essere al confine del territorio di Trevi con quello di Guarcino. Esso è sito in un punto strategico, che univa le popolazioni Erniche con gli equi della Valle dell’Aniene, di cui Trevi era il centro più importante; rappresenta quindi una vera porta di confine, quasi una stazione doganale. La caratteristica struttura muraria preromana e i lineamenti degli stipiti e dell’architrave classicamente lavorati confermano questa tesi.
Si osservano anche resti di colonne doriche in cardellina lunga la siepe che recinge il Monumento ai caduti.
Nell’Orto Amati si conserva un buon tratto di costruzione muraria romana, presso la quale furono rinvenute monete risalenti al III secolo e oggetti ex voto, che sono costuiti nella collezione del signor Alberto Amati, in attesa che si costituisca un museo locale.