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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
VIA FRANCIGENA - PERCORSO SPIGNO SATURNIA- MINTURNO - SS. COSMA E DAMIANO - CASTELFORTE
 
Categoria: Beni culturali immateriali » Cammini dei popoli

Località interessate

Provincia di Latina visualizza / nascondi tutte le località
Spigno Saturnia, Santi Cosma e Damiano, Minturno, Castelforte

3a Tappa - SS. Cosma e Damiano

4370.jpgAltitudine: 181 mt slm
Distanza da Roma: 130 km

A meno di un chilometro da Castelforte è anche la cittadina di Santi Cosma e Damiano che è geograficamente unificata a Castelforte e riveste notevole importanza per la bellezza dei suoi borghi medievali.
La leggenda attribuisce il primo nucleo dell’abitato ai martiri della persecuzione di Diocleziano che hanno dato il nome al paese, che sarebbero qui passati nel loro viaggio verso Roma fra la fine del III se gli inizi del IV sec. d.C. Le prime notizie certe risalgono tuttavia al IX secolo, quando la città fu coinvolta nelle scorrerie dei pirati saraceni. Successivamente fu assorbita dalla contea di Fondi. Nel XIX secolo la città si schierò attivamente contro le truppe napoleoniche, e pagò un pesante tributo in distruzione e vite umane. Durante la seconda guerra mondiale subì pesanti bombardamenti, e vessazioni da parte di truppe tedesche e marocchine.
Nel 1928 il paese era stato aggregato a Castelforte; l’unificazione, che fu vissuta dagli abitanti come un’umiliazione, fu eliminata nel 1947 ma determinò degli strascichi sulla definizione dei confini che hanno avuto termine solo nel 1991.
Nella parte alta si sviluppa il centro storico con il Palazzo comunale e la famosa chiesa Dei SS. Cosma e Damiano.L’attuale facciata si deve al progetto dell’architetto L. Bruzio, che pur conservando la struttura tripartita ha creato una struttura architettonica molto differente rispetto a quella seicentesca distrutta dai bombardamenti. Ogni elemento architettonico della chiesa richiama il numero tre forse per allusione simbolica alla Santissima trinità.
  In alto alla chiesa vi è l’incisione con i nomi dei Santi Medici, mentre sull’architrave delle due porte laterali sono riportate in latino le virtù taumaturgiche dei santi.
E’ importante vedere anche La chiesa di San Luca che in passato consentiva agli abitanti dei paesini limitrofi di avere un incontro di preghiera.
Lungo la strada che condue al borgo di Ventosa troviamo La Chiesa di Santa Maria del Soccorso della quale oggi ne restano soltanto i ruderi, anticamente si presentava solo con un altare ed un quadro raffigurante al vergine con il bambino posta tra Sant’Erasmo e San Francesco di Padova.Da una porta si accedeva ad una stanza sotterranea e per mezzo di una scala si saliva in alto dove vi erano collocate due stanze e al piano superiore si poteva accedere al campanile.
Nel borgo medievale di Ventosa, situato nel punto più alto di SS. Cosma possiamo ammirare la torre di avvistamento con i suoi 24 mt di altezza. In epoca passata fungeva da controllo del transito del garigliano. Al suo interno si accedeva da una scala a pioli. Essa ha costituito per lungo tempo una risorsa per il paese: al suo interno è stata ricavata una cisterna alimentata dall’ acqua piovana.
Più avanti della torre possiamo visitare la chiesetta di San Martino di Tours con il suo bell’affresco raffigurante la Madonna del Riposo che viene festeggiata l’8 settembre.

Il borgo di Ventosa è famoso per la lavorazione della Stramma, un erba selvatica che cresce proprio sui monti.con la lavorazione della stramma si ottengono numerosi manufatti: cesti, borsette, scope, tappeti, panieri. Una leggenda narra che San Paolo diretto a Roma, si fermò nel paese di Ventosa e chiese agli abitanti un nuova sacca per proseguire il suo viaggio, cosicchè questi molto generosi, non avendo tanto da offrirgli,ne intrecciarono una con lo strame.