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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
VIA FRANCIGENA - PERCORSO SPIGNO SATURNIA- MINTURNO - SS. COSMA E DAMIANO - CASTELFORTE
 
Categoria: Beni culturali immateriali » Cammini dei popoli

Località interessate

Provincia di Latina visualizza / nascondi tutte le località
Spigno Saturnia, Santi Cosma e Damiano, Minturno, Castelforte

4a Tappa - Castelforte

1214.jpgAltitudine: 130mt slm
Distanza da Roma: 129 km

Dopo Minturno, prima di addentrarsi nella pianura campana, la via Appia lambisce il territorio di Castelforte, alle pendici sudorientali dei Monti Aurunci. È probabile che nel Medioevo la via Francigena attraversasse il fiume Garigliano nei pressi dell’odierna Suio, e la medievale Castrum Forte si sviluppò nel sito ove sorgevano insediamenti
più antichi, intorno a un maschio ubicato su un’altura, a controllare proprio la sottostante valle del Garigliano e la vicina foce. Secondo alcune ipotesi la rocca sarebbe nata sulle rovine della città di Vescia, distrutta dai romani nel 340 a.C., durante la Guerra Latina. Tuttavia non esistono prove certe e l’ubicazione dell’antica Vescia è alquanto vaga. In realtà degli insediamenti precedenti al Medioevo non restano molte tracce se non nella vicina frazione di Suio, adagiata anch’essa su un’altura, in bella posizione presso alcune sorgenti termali, frequentate già in epoca romana. L’impianto urbano odierno è quindi di impronta medievale, e rispecchia l’impostazione tipica della piazza d’armi, difesa da un possente maschio a pianta quadrata e circondata da una cinta muraria dotata di torri circolari e porte. L’insediamento ebbe notevole importanza intorno al IX secolo, al tempo cioè delle guerre contro i Saraceni, che avevano una loro roccaforte proprio presso il Garigliano. Nel XI secolo il centro entrò nell’orbita di Montecassino e ne ricevé molti privilegi, sanciti dalle Chartae libertatis. Il nome stesso di Castrum Forte sta ad indicare che esso rappresentò in più occasioni un luogo sicuro, anche in occasione delle frequenti epidemie di malaria che periodicamente affliggevano la pianura sottostante. Nei secoli successivi Castelforte ha condiviso le proprie sorti col resto della zona, svolgendo un ruolo importante nel controllo del vicino Garigliano, che ha continuato ad essere punto di passaggio e di conflitto. Qui si svolse infatti anche la battaglia che nel 1503 pose fine alla presenza francese in Italia meridionale.

Il nucleo originario del borgo è racchiuso nella struttura difensiva perimetrale che collega i torrioni con la torre trecentesca alta e quadrata. La porta Santa collega con l’esterno. Dal centro si dipartono viuzze che si dirigono verso al zona più alta dove possiamo vedere la chiesa più antica dedicata a San Giovanni Battista. Nel seicento alla navata centrale sono state aggiunte le atre laterali. All’interno della chiesa sono custodite tre statue: San Giovanni Battista, S. Pietro Apostolo e la Vergine del Rosario.
Proseguendo per il cammino si incontra la chiesa di San Rocco e la Chiesa dell’Annunziata il luogo di culto più importante e il più frequentato dai cittadini.
A Suio invece troviamo la chiesa di San Michele Arcangelo e la chiesa di Santa Maria in Pensulis . Si racconta che la chiesa sia sorta sopra i resti di un’antica villa romana. Sotto la chiesa sono visibili cinque corridoi paralleli con volte a botte che fungevano da magazzini. Sul lato ovest dell’edificio sono evidenti le diverse costruzioni. Su un gradino della scala che conduce al piano rialzato della cappella è scolpita la croce ottagona dei Cavalieri dell’ordine di Malta, segno della presenza intorno alla chiesa di un’area di origine sacra o profana.