TURISMO
Informazioni culturali del territorio
Località interessate
Suessa
Suessa Aurunca così chiamata per distinguerla dalla volsca Suessa Pomelia, era anch’essa uno dei principali centri degli Aurunci e secondo la tradizione era una delle innumerevoli città fondate da Ercole. Per quanto riguarda la storia , bisogna ricordare che il territorio pertinente era comunque vicino a quello dei Sidicini di Teano i quali durante la prima guerra sannitica, dapprima alleati erano stati abbandonati dagli Aurunci e, successivamente, con la sconfitta aurunca nella battaglia di Trifano del 340 a. C. si erano ritrovati da soli ad affrontare la potenza di Roma. Queste circostanze, unite al fatto che il trattato di pace stipulato con i Romani nel 338 a. C. comportò ai cittadini di Suessa la privazione di diversi diritti, tra cui quello di dichiarare guerra o di fare pace per proprio conto,essi erano rimasti alla mercè dei Sidicini che insieme ai Caleni mossero loro guerra. Secondo il racconto di Livio i Suessani chiesero aiuto ai Romani che decisero di concederlo, tuttavia, prima che le truppe uscissero da Roma, era giunta la notizia che gli Aurunci avevano fortificato Suessa e che lì avevano trovato rifugio dopo aver abbandonato la città originaria di cui Livio tace il nome. Da questa storia si potrebbe pensare che Suessa Aurunca fosse un oppidum ovvero una città fortificata. Nonostante ciò venne presa dai Sidicini. Di conseguenza, visto che i Suessani non potevano muovere guerra, lo fecero i Romani in qualità di Alleati sconfiggendo sia Cales , che venne occupata e rasa al suolo, che i Sidicini. Nel 314 mentre Vescia, Minturno, Ausona vennero distrutte Suessa fu risparmiata forse grazie alla sua posizione più marginale rispetto a quella degli altri centri, altrimenti ne avrebbe seguito la stessa sorte. Sessa Aurunca entrata a far parte dell’organizzazione dello Stato romano, acquista anche un’importanza notevole perché con la costruzione della via Appia, diventa un punto di sosta nei collegamenti. Con la lex Julia del 90 a. C. Suessa diventa un fiorente Municipium e quindi con pieno diritto alla cittadinanza romana e da Ottaviano viene designata col nome di “Colonia Julia Felix Classica”. In epoca romana Suessa di abbellisce di monumenti quali le terme, l’acquedotto, i Templi, il Foro, la Curia, l’Anfiteatro e il Criptoportico. Sempre durante tale periodo essa partecipa, a pieno titolo, nella organizzazione politica ed amministrativa di Roma e come tutte le altre colonie e Minucipi, deve fornire, in caso di guerra, soldati, armi e denaro.