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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
ZONA ARCHEOLOGICA DI MINTURNAE
 
Categoria: Beni culturali materiali » Aree Archeologiche

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Minturno

Il Comprensorio Archeologico racchiude, oggi, gran parte dei resti della città-porto, con la presenza maestosa del Teatro Romano che fu costruito verso il I sec. d.C. (eta' augustea) . Aveva una capacità di posti a sedere per oltre 4 mila spettatori divisa nei tre settori caratteristici, la scaena, l'orchestra,e la cavea. Negli spazi ad essa sottostanti è situato un vero e proprio museo in cui sono esposti bellissimi reperti e nell'ambulacro del teatro e' oggi allestito l' Antiquarium Minturnae. Al suo interno sono conservati marmi, ceramiche e statue dal I secolo a.C. al II secolo d.C., statue acefale, sculture, ex voto, epigrafi, monete (ripescate nel vicino fiume) e numerosi reperti, rinvenuti nel secolo scorso a Minturnae, nel centro urbano di Scauri e nella zona di Castelforte. Nel periodo estivo, nell'area archeologica, si tiene la stagione teatrale ricca di spettacoli, inaugurata per la prima volta nell’agosto del 1960 dall’attrice Emma Gramatica, protagonista dello spettacolo  “Le troiane” di Euripide.
Sono visibili inoltre un tratto originale della via Appia (Decumanus Maximus), costruito in blocchi di lava basaltica; i resti del Foro Repubblicano (II secolo a.C.), del Capitolium (dedicato a Giove, Giunone e Minerva), del Foro Imperiale, del Macellum (mercato), delle Tabernae, del complesso termale (II secolo d.C.). E ancora oggi passeggiando per i resti silenziosi dell'antica Appia che attraversa Minturnae, si possono osservare i resti delle botteghe, dei bagni e dei vicoli. Il moderno tracciato dell’Appia si interseca con numerose ed imponenti arcate dell’Acquedotto Romano, un tempo lungo circa 11 chilometri. Verso la foce del Garigliano si trovano, poi, le rovine di un antico luogo sacro, il Tempio della Dea Marica, divinità delle acque. La città di Minturnae possedeva anche un anfiteatro, oltre al teatro sopracitato, non ancora portato alla luce.
Le più antiche fonti relative alla città di Minturnae la ricordano come uno dei maggiori centri della popolazione Aurunca, stanziata nella zona di confine tra il Lazio e la Campania. Nel 314 a.C. la popolazione locale, allora detta Aurunca cercò di contrastare l'invasione dei Romani alleandosi con i Sanniti ma, nonostante le  numerose perdite e la forte resistenza, l'intera zona venne occupata dall'esercito Romano.In seguito nel 590 a.C. Minturnae venne distrutta e invasa dai Longobardi così da spingere gli abitanti a rifugiarsi sulle vicine alture e fondandovi Traetto (odierna Minturno).

 

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