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TEMPIO DI GIOVE ANXUR A TERRACINA
 
Categoria: Beni culturali materiali » Aree Archeologiche

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Terracina

Il monumento più importante e in un certo senso emblematico di Terracina è il Tempio di Giove Anxur, eretto nel IV secolo a. C. quando vi si venerava un'antica divinità volsca identificata poi dai Romani con Giove fanciullo (Anxurus). Sorge sulla cima del monte S. Angelo che, dai suoi 227 m., domina la città. Del Tempio resta la sola costruzione di dodici arcate, che su un fronte di 60 m. sosteneva la sacra costruzione, ora scomparsa. Sul lato occidentale è visibile il cosiddetto Piccolo Tempio, ritenuto dimora dei sacerdoti del santuario. Da qui si apre un panorama eccezionale: sulla piana pontina e il Circeo, le isole pontine e la piana di Fondi, e nei giorni più limpidi arriva a far scorgere Ischia e il Vesuvio.
Il tempio e l'acropoli di Terracina furono costruiti intorno al primo secolo a.C.. Si arriva all'altura costeggiando spesso la cosiddetta "cinta sillana". L'insediamento romano (colonia) a Terracina risale invece al 329 a.C.. In precedenza la zona era stata in mano ai Volsci e va ricordato che nei pressi di questo centro si svolsero alcune delle battaglie fra Romani e Sanniti.
Il grande edificio sacro, probabilmente con colonnato in stile corinzio, era destinato al culto di Giove fanciullo. Date le evidenze ritrovate si ritiene che il pavimento fosse in mosaico bianco con alcuni semplici decori in nero. Su una piattaforma ancora esistente era posta una statua dedicata a questo dio all'epoca chiamato "Iuppiter Anxur ". La relativa terrazza era spesso usata dai pellegrini per le loro soste.
Sono attigui al tempio l'oracolo ed il piccolo tempio. Il primo era comunicante con una caverna che gli antichi sacerdoti utilizzavano per i loro riti divinatori e dare risposte ai fedeli. Il piccolo tempio probabilmente non aveva usi strettamente religiosi e comunque fu edificato poco prima del tempio principale. Vi sono stati trovati resti di affreschi. Comunque in epoca medievale vi fu ubicato  un piccolo monastero dedicato a San Michele Arcangelo. I primi scavi nella zona archeologica del tempio di Giove Anxur sono degli anni 1894-1896.
Resta il fascino della grandiosa serie di altissimi archi ben visibili anche dalla strada e dalla spiaggia sottostanti, che testimoniano l'eccezionale sicurezza della tecnica edilizia romana. Ma un'opera di ingegneria ancora più sorprendente è il taglio del Pisco Montano, che segna  l'inizio della via Flacca.  Per consentire il passaggio della strada fra il Monte Sant'Angelo e il mare, furono asportati oltre tredicimila metri cubi di materiale per trentotto metri di altezza.  Le cifre che indicano la progressione dei lavori sono incise sulla roccia, la cui durezza rese particolarmente difficile l'impresa.