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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA DI MONTE SAN BIAGIO
 
Categoria: Beni culturali materiali » Chiese

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Monte San Biagio

 Fu costruita, probabilmente, dai Longobardi nel VII secolo e ampliata successivamente nel 1748 per volontà del Capitolo parrocchiale e del Decurionato e dell' Università di Monticelli. L' interno della chiesa possiede otto cappelle posizionate quattro a destra e quattro a sinistra della navata centrale con la volta a tutto sesto:

  • nella prima cappella a destra c' è l' acquasantiera, più avanti la porta per raggiungere l' organo ed il campanile;
  • nella seconda, sulla parete centrale, la nicchia con la Beata Vergine. Invece sulla parte sinistra, la nicchia con Sant' Antonio da Padova, e in quella di destra San Rocco;
  • nella terza su di un piccolo altare c' è la nicchia con il busto di San Biagio, fuso nel 1747;
  • infine nella quarta cappella, sempre a destra,al di sopra dell' altare di marmo in un urna sono custodite le spoglie mortali di Sant' Innocenzo; al di sopra di quest' urna è fissato il quadro "La famiglia di Gesù" del 1746, di Giuseppe Astarita, e restaurato nel 1978,
  • nella prima cappella a sinistra, invece, si nota il Battistero (vasca di marmo di età romana, proveniente dai ruderi di una villa patrizia), che poggia su una mezza colonna sulla quale è inciso il numero LXXI, forse si tratta di una colonna militare, d è fissata al rovescio nel pavimento;
  • nella seconda si può vedere il quadro Gesù deposto dalla Croce del 1700. Questo quadro rappresenta la Madonna seduta che tiene Gesù sulle ginocchia, dopo essere stato crocifisso;
  • nella terza cappella ci sono tre nicchie custodi di tre statue: in quella centrale c' è il Cristo, in quella a sinistra c' è Santa Rita e in quella di destra Santa Lucia;
  • infine nella quarta cappella, sempre a sinistra, abbiamo il quadro della "Madonna con il Bambino" restaurato nel 1976 da Gianfranco Pizzinelli. Il quadro è circondato da dieci quadretti ovali che rappresentano la passione di Gesù( uno di questi, purtroppo, è stato trafugato).

Nel 1914 fu aperta la porta della cappella di Sant' Innocenzo alla Sacrestia e, per far questo, si dovette spostare l' armadio che occupava la parte interessata che fu trasportato alla parete opposta. Il bancone di questo armadio si nota che è stato sovrapposto nella metà del secolo scorso, ed il Reverendo Pernarelli, fece mettere il suo nome sulla facciata sotto la cornice, in suo ricordo; in cima all' armadio ci sono due busti in legno del 1400, che rappresentano San Pietro e Sant' Andrea.Il 6 giugno il Vescovo di Fondi, Comparini  si recò in visita pastorale nella chiesa, quando allora era coperta di tegole, la capriata sostenuta da due archi e il pavimento lastricato e ben conservato.
C' era il pulpito con una piccola Croce e c' erano due confessionali; le cappelle erano due: una dedicata a Santa Maria del Rosario coperta dal tetto e custodita dalla Confraternita del Rosario; e l' altra dedicata a San Giovanni Evangelista chiusa da una balaustra con cancello di legno ed il soffitto affrescato con varie immagini di Santi. La Vergine era dipinta sulla parete al di sopra dell' altare vicino al quale, sulla destra, per una piccola porta si entrava in una stanza dove i confratelli lasciavano le vesti. Nel 1910 come dalla data incisa su pietra nell' entrata, fu rifatto l' intero pavimento grande della Chiesa, il pavimento alla cappella di S. Giovanni Evangelista, all' altare dell' Addolorata, al Battistero ed alla cappella senz' altare, dove è praticata la porta di accesso al campanile.

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