Canali d'accesso. Menu Canali d'accesso terminato.

Ultime news

INFORMAZIONE | 06/01/2023:
Alta Formazione finanziata da Torno Subito
INFORMAZIONE | 14/12/2022:
Nasce la DMO Terra dei Cammini ETS
INFORMAZIONE | 12/12/2022:
Avviso Regione Lazio per Fiere 2023
INFORMAZIONE | 09/12/2022:
La DMO Terra dei Cammini viene finanziata
INFORMAZIONE | 02/02/2022:
Avviso Destination Management Organization

Cerca



Sei in: Home » Cultura » Scheda cultura

TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
MONTI AURUNCI - ITINERARIO
 
Categoria: Beni culturali immateriali » Ambienti naturalistici

Località interessate

Provincia di Latina visualizza / nascondi tutte le località
Formia, Itri, Minturno, Spigno Saturnia

Per questo itinerario si può partire da Spigno Saturnia Superiore. ll nome Spigno va ricondotto aIl'ambiente naturale e a due piante spinose largamente presenti sul territorio spignese: il biancospino e il pruno selvatico. La parte alta di Spigno, ancora abitata, e dominata dai ruderi del castello medioevale: una poderosa fortezza in pietra, con alta torre quadrata e torrioni laterali. La parte nuova di Spigno Saturnia e stata costruita in pianura dopo le distruzioni dell’ultimo contlitto mondiale.  Nelle vicinanze di Spigno Saturnia vi è il lago di Penitro: questo laghetto è una vecchia cava di argilla dismessa che si e trasformata col tempo per opera della natura in un piccolo lago. Percorrendo Ia via provinciale Ausonia Sp 124  poi svoltando a destra per la provinciale 112 si incontrano in successione i borghi di Castellonorato e Maranola. Il primo prende il nome dell'omonimo castello che fece edificare nel secolo XIV Onorato i Caetani. Esso faceva parte del vasto sistema difensivo della contea che andava da Fondi al Garigliano. I resti sono riconoscibili nella disposizione viaria dell’antico centro, nell’unica porta e nella torre-mastio. ll secondo, Maranola é un borgo medievale che si erge su una roccia ai piedi del monte Altino ad una altezza di 270 mt. sul Iivello del mare. ll borgo antico si trova aIl'interno di una cinta muraria che un tempo servlva per difendersi dalle incursioni degli invasori.
Proseguendo sulla Sp 112 si ha la possibilità di raggiungere la consolare Appia. Seguendo Ia variante Appia in direzione Napoli ci si dirige verso Minturno. Lasciata la statale basta seguire via Pizzo Balordo, prima, e via Antonio Sebastiano, poi, per raggiungere agevolmente il centro storico di Minturno che sorge in collina, a 141 mt di altezza, e domina il basso corso del fiume e domina il basso corso del fiume Garigliano. Nacque dall'abbandono dell’antica città fluviale di Minturnae, e prima del 1879 era chiamata Traetto dall’imbarcazione che guadava il fiume. Si identitica con il "Castrum Leopolis", edificato da Papa Leone III quando la zona apparteneva Ducato Romano. Per dirigersi verso Ia località Tremensuoli, all'incrocio tra via Pizzo Balordo e via Antonio Sebastiano, voltare a sinistra. Quest’ultima é una frazione che domina il litorale scaurese e vanta una Chiesa Parrocchiale di San Nicandro Martire che risale ai XVI secolo.
Da Piazza Annunziata, sempre all'interno del territorio di Minturno, può proseguire in due direzioni. E consigliabile, prima, prendere via - Armando Diaz che porta in località Tufo e poi sempre da Piazza Annunziata imboccare via Cadorna in direzione Santa Maria Infante e Pulcherini. II borgo di Tufo prende il nome da un costone tufaceo, su cui sorge. Al centro dell’abitato è situata la Chiesa Parrocchiale di San Leonardo Abate (XVI sec.) che ha subito, nel tempo, varie trasformazioni. Pulcherini si estende lungo il rettilineo di una cresta collinare per circa 650 mt. Di conseguenza la frazione risulta essere la meno abitata e la più piccola del Comune di Minturno come urbanistica, ma è la più vasta per superficie territoriale. Pulcherini è stato tra quei paesi che più: di altri hanno conosciuto gli orrori e le nefandezze della guerra. S. Maria lnfante, è molto importante dal punto di vista storico in quanto vi fu combattuta una cruenta battaglia, durante l’uItimo conflitto mondiale.

Molto suggestivo è il panorama che si può gustare dal Santuario Madonna della Civita, raggiungibile seguendo la consolare e, all’interno del centro storico di Itri, prendendo la statale 82 via Civita Farnese. Giunti al piazzale del Santuario (673 mt.) si ha un’ampia veduta del promontorio di Gaeta a sud, di Terracina e del Circeo ad ovest.