TURISMO
Informazioni culturali del territorio
Questa antica chiesa, anticamente denominata Santa Maria del Castello, risale probabilmente all'epoca medievale, ma oggi è chiusa al culto ed alle visite, aperta solamente di tanto in tanto ad uso auditorium. Anche intorno a questa chiesa si può riscontrare la presenza numerosa della Triplice Cinta. Ben tre esemplari, infatti, si trovano lungo il bordo in pietra che circonda Piazza Galilei, adiacente al fianco destro della chiesa. Oggi, su questo piazzale, è montata una ringhiera, che parzialmente ricopre alcuni dei simboli in questione. Altre Cinte si trovano sui gradini delle case circostanti.
Il tempio, certamente esistente agli inizi del '300, come risulta da antichi documenti, aveva del tutto perduto il suo aspetto originario in seguito all'intervento del Giovannoni che, nel 1940, rifece la facciata in stile neoclassico, ornandola con due coppie di lesene a capitelli ionici, su alte basi.
La struttura esterna è a pietra viva ed il campanile, svettante come una torre, ma elegante nelle sue metafore, servì anche come punto di avvistamento sulla valle sottostante. L'orologio presenta un quadrante di maioliche napoletante usate nella zona nel Settecento.
All'interno, si nota lo stile gotico: un vasto ambiente caratterizzato da un'unica aula e da un presbiterio, divisi da un grande arco in pietra. Il piano di calpestio originario doveva essere sottoposto a quello attuale, come suggerisce la recente scoperta della nicchia affrescata, nella controfacciata di sinistra.
Il dipinto, pur rovinato dall'umidità e compromesso da ritocchi è ancora godibile. In un vano decorato a motivi floreali stilizzati, sullo sfondo di una orditura quadrettata, che simula le stoffe, sotto una cornice tribolata, con cuspide, preziosa come una corona regale, si collega un'alta figura di Vergine.
Le altre pareti della chiesa si presentano nude di affreschi, ma gli archi in cotto e le finestre circolari, aperte in periodi diversi, movimentano l'edificio.