TURISMO
Informazioni culturali del territorio
Il Tempietto di San Raffaele, a Roccasecca dei Volsci, è situato nel punto più alto dell’omonima collina ed è un vero gioiello architettonico del XVII secolo. Eretto nel 1659, durante il suo esilio, dal Cardinale Camillo II Massimo, grande collezionista e mecenate, dell’importante famiglia romana nobiliare dei Massimo, le cui discendenze vantano un’origine leggendaria nell’età classica, colpisce per l’eleganza della struttura neoclassica e per il gusto antiquario del committente.
L’interno, accessibile attraverso una scala in mattoni, è ad un’unica sala rettangolare piccola voltata a botte e decorata a cassettoni dipinti. Ospita interessanti affreschi, i cui bozzetti il Cardinale aspirerà poter essere realizzati dal pittore francese Niccolò Poussin.
Gli affreschi, di attribuzione incerta rispecchiano, in parte, lo stile architettonico classicheggiante dell’edificio e rappresentano scene dal libro di Tobia dove si parla dell’angelo Raffaele.
L’epigrafe latina posta sopra la porta d’ingresso si riferisce al voto formulato da Camillo Massimo, all’Arcangelo Raffaele, protettore dei viaggiatori e guaritore dei mali, durante il viaggio di ritorno via mare, dalla nunziatura di Spagna nel 1653 presso Filippo IV, particolarmente burrascoso e pericoloso, per la salute sua e dei suoi parenti.
Il Tempietto di San Raffaele, dopo vari passaggi di proprietà, a partire dagli anni ’40 del Novecento, è passato alla Famiglia Scillia, la quale dagli anni ’50, trovandosi l’edificio in condizioni di massimo abbandono si è interessata a coinvolgere le autorità preposte per la tutela e la conservazione. Nel 1963, così, il restauro e i successivi interventi hanno salvato un patrimonio architettonico di notevole pregio. Attualmente è in corso una ricerca storico artistica finalizzata all’attribuzione degli affreschi.