TURISMO
Informazioni culturali del territorio
Le denominazione originaria di questa chiesa era chiesa "S. Petri de Campegia" o "di Campagna", i suoi resti sorgono su di un colle a confine tra Roccasecca e Santopadre. Fu edificata intorno all'anno 1000, forse sulle rovine della villa del poeta satirico aquinate Giovenale e ben presto divenne proprietà di Montecassino, che vi costruì accanto un piccolo monastero. I monaci benedettini vi rimasero fino al 1479. La chiesa rimase di collazione regia fino al 1595. Alla morte dell'abate Filippo Minieri, nella prima metà del secolo XIX, il re Ferdinando II assegnò la chiesa di S. Pietro a Campea al Seminario di Gaeta, in cambio della rendita annua di cento ducati. E' rimasta aperta al culto fino agli anni Quaranta, quando fu abbandonata a seguito dei bombardamenti dell'ultima guerra. I resti di grandiosi affreschi, recuperati dalle pareti, sono stati collocati nella chiesetta di S. Tommaso. Le pitture sono databili tra la fine dell'XI e gli inizi del XII secolo.