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MUSEO ARCHEOLOGICO DI SPERLONGA
 
Categoria: Servizi e strutture dei Beni Culturali » Musei

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Sperlonga

Annesso all'area della Villa di Tiberio, il Museo Archeologico di Sperlonga fu realizzato agli inizi degli anni Sessanta per ospitare i preziosi reperti scultorei ritrovati negli scavi condotti nel sito a partire dal 1957. L’insieme comprende i celebri gruppi marmorei in cui sono state finora riconosciuti quattro episodi dell'epos omerico: l'assalto di Scilla alla nave di Ulisse, l'accecamento del ciclope Polifemo, il ratto del Palladio e Ulisse che solleva il cadavere di Achille. Dunque, una vera Odissea di marmo che costituisce una delle testimonianze più attraenti per la conoscenza del mito di Ulisse nell'arte antica. Rinvenute in migliaia di frammenti, le sculture sono il frutto di un lungo lavoro di restauro non ancora compiuto. Nel Museo sono esposti altri pregevoli reperti, in gran parte scultorei, riferibili all'apparato ornamentale della villa (immagini di divinità, ritratti, soggetti mitologici) oltre che suppellettili e manufatti che documentano l'ininterrotta continuità di vita del complesso fino all'età tardo-antica.
Nel museo, appositamente realizzato nei primi anni ’60 del Novecento per raccogliere i pregevoli reperti rinvenuti nell’aria, le sale maggiori sono dedicate alla decorazione scultorea della grotta e delle sue pertinenze. Una di esse appare interamente occupata dal gruppo di Scilla, la più grandiosa e ardita trasposizione in marmo del famoso episodio epico che ci sia giunta dall’antichità. All’interno della grotta è possibile inoltre ammirare il gruppo di Ulisse e Achille, il gruppo di Polifemo, il gruppo del Ratto del Palladio ed infine il gruppo di Ganimede rapito dall’aquila. E’ probabile che l’esaltazione di Ulisse trovi una ragionevole spiegazione nella volontà dell’imperatore di celebrare il mitico fondatore della sua stirpe per la quale rivendicava un ruolo per lo meno pari a quello della casata Iulia, che un epos recente riferiva al troiano Enea, di cui era entrato a far parte dopo l’adozione da parte di Augusto come figlio e successore al trono. Nella galleria superiore il percorso si snoda attraverso reperti decorativi e costruttivi della residenza, gli arredi e le suppellettili di uso quotidiano, che ne documentano la storia attraverso i secoli.