TURISMO
Informazioni culturali del territorio
La villa dell’imperatore romano Tiberio - di cui si trovano a Sperlonga ancora numerosi e preziosi resti – deriva dall’ampliamento di una antecedente villa tardo-repubblicana e si sviluppava per oltre trecento metri di lunghezza lungo la spiaggia di levante. Includeva, oltre ai quartieri di servizio e quelli più propriamente abitativi, manufatti per le riserve d'acqua, un impianto termale e un attracco privato al mare. La residenza marina è divisa in due settori distinti: il primo è costituito dalla costruzione repubblicana (I secolo a.C.), attribuita alla famiglia materna di Tiberio, originaria di Fondi. Il secondo settore si identifica con l’ampliamento di età imperiale. In occasione di un ampio intervento di ristrutturazione in età augustea, la grotta (in parte lasciata naturale e in parte modificata) accolse una piscina circolare collegata ad altre esterne di svariate forme, destinate perlopiù all'itticoltura pregiata. Nella residenza imperiale al centro della vasca rettangolare esterna doveva sorgere il triclinio imperiale. L’ambiente di maggiore fascino è costituito dalla grotta di Tiberio, lussuoso ambiente ricavato da un antro marino, al quale si scende dal museo. L'interno della grotta venne decorato con grande dispendio di marmi e di mosaici in tessere di vetro, e arredato con i monumentali gruppi scultorei ispirati alle imprese di Ulisse. Tiberio utilizzò la residenza fino al 26 d.C. quando una frana, che mise a repentaglio la sua stessa vita, lo indusse a scegliere l'isola di Capri come domicilio.