TURISMO
Informazioni culturali del territorio
In seguito al terremoto del 1703 che danneggiò gravemente la vecchia chiesa di S. Maria, si decise di costruire nello stesso luogo l'attuale Chiesa Parrocchiale che, iniziata nel 1709 verrà consacrata solo nel1774 da Carlo Rezzonico Cardinale vescovo di Sabina. La costruzione fu merito di Guido Vaini e dei suoi successori ma soprattutto della popolazione di Cantalupo tutta che offrì denaro o grano o olio per reperire i fondi per terminarla. Numerosi furono i problemi da superare per la ricostruzione, oltre a quelli economici. Si parla ad esempio di liti tra Don Filippo Lante allora signore di Cantalupo e il Capomastro Giovanni Battista Caretti che chiuse il passaggio sempre esistito fra il palazzo baronale e la chiesa. Sulla parete a lato della porta d'ingresso troviamo un'iscrizione voluta per ricordare appunto queste difficoltà e il contributo dei cittadini.
La Chiesa ha una sola navata, è a pianta ovale con abside semicircolare. L'Altare Maggiore ha colonne di cipollino verde, poggiate su basi marmoree con lo stemma della famiglia Ricci, nobile casata non più esistente in Cantalupo; le colonne hanno capitelli corinzi, sui quali grava l'architrave, sul quale incurva il timpano. La mensa d'altare è in muratura. Nei muri laterali troviamo due cappelline con arco a pieno centro. L'ambiente è illuminato da dieci finestre. Il pavimento è a mattoni rossi, che hanno coperto purtroppo, durante l'ultimo restauro, le pietre sepolcrali con relative iscrizioni precedenti. Nel 1753 venne ordinato il quadro ancora oggi dietro l'Altare Maggiore, raffigurante la Vergine Assunta e S. Biagio, le cornici del quadro sono in marmo colorato.
Il Palmeggiani, parlando della chiesa, ci dice: "notevole abbastanza per l'artistica fattura il Tabernacolo in marmo e bronzo, dalla tipica forma seicentesca, a colonnine sostenenti archi a tutto sesto decorati con festoni. Nella parte centrale dei timpani spezzati, rimangono cinque delle otto figurine di angeli che completano il bell'insieme in armonica linea."
La chiesa è probabilmente opera dell' architetto Francesco Rosa anche se il disegno e la supervisione sembrano da attribuirsi all'architetto Carlo Fontana.