TURISMO
Informazioni culturali del territorio
Le prime notizie sulla chiesa di S. M. Assunta sono relative all’iscrizione site sulla porta minore della chiesa, da cui si rileva che l’edificio è stato restaurato dalle fondamenta nell’anno 1408. Prima di questo tempo non si hanno notizie e le fonti storiche citano la chiesa di S. Pietro come parrocchia. La consacrazione di S. M. Assunta avvenne il 15 novembre del 1572 ad opera del vescovo Marchesino e testimonianza di ciò sono sia le croci dipinte alle parenti sia l’Ufficio Divino della Dedicazione che si celebra ogni anno il 15 novembre, nel quale giorno si tramanda “il vescovo Marchesino la consacrò”. Successivamente, nell’anno 1594, il Cardinale Paleotti, Vescovo di Sabina e Poggio Mirteto, soppresse le due antiche parrocchie di S. Giovanni Battista e S. Michele Arcangelo ed eresse a parrocchia, con il consenso della popolazione, la chiesa si S.M. Assunta poiché “in inverno le due parrocchie erano prive delle cose necessarie al culto divino e il popolo, nella grande maggioranza, accorreva nella chiesa di S.M. Assunta sia per maggiore comodità sia perché questa chiesa era dotata di più suppellettile.” Il sacro edificio fu così affidato alle cure di due sacerdoti e dell’Arciprete. Da quel tempo in Montebuono esiste l’unica parrocchia di S. Maria Assunta.
Attualmente la Chiesa si presenta con una linea sobria ed equilibrata con quattro altari laterali, l’altare maggiore ed un altare verso il Popolo sorretto da un bel capitello in pietra di stile corinzio.
Domina nel centro della navata una grandiosa statua dell’Assunta, opera lignea dell’inizio del secolo XVII, che richiama l’amore di tutti gli abitanti di Montebuono verso la Madre che veglia e protegge il suo Popolo tenendolo per mano nel cammino della Fede, della Storia e della Civiltà.
La Chiesa è a navata unica con volta a botte decorata, sulla quale è impostata la copertura a due falde sostenuta da terzere poggianti su timpani trasversali. Segue il presbiterio con volta a vela, con l’altare maggiore in marmo di Cottanello, risalente probabilmente al secolo XVI, su disegno di Girolamo Rainaldi. L’abside rettangolare all’interno, semicircolare all’esterno, completa l’impianto della chiesa. La facciata è divisa in due ordini da una trabeazione sostenuta nel tratto inferiore da quattro paraste. Il portale di ingresso architravato è incorniciato da un arco a tutto sesto tangente alla grossa cornice orizzontale. Nel campo superiore il tratto centrale è definito da una cinasta a centina sotto la quale si trova un rosone cieco. Sul lato sinistro si erge un massiccio campanile a pianta rettangolare, alto circa 20 metri, che presenta un bugnato negli spigoli del basamento.
Sulla parete sinistra della chiesa si trova un secondo ingresso, probabilmente quello originario, caratterizzato da un pregevole portale in marmo, ivi collocato nell’anno 1408, i cui elementi costitutivi, particolarmente decorati, provengono dalle vicine Terme di Agrippa e risalgono probabilmente al I sec. d.C.
La chiesa nella prima metà del 1900 fu oggetto di varie opere di ristrutturazione che interessarono tutto il complesso monumentale. In tale occasione furono sopraelevate sia la copertura della chiesa che l’attigua casa parrocchiale, oltre ad interventi sulle pareti esterne, sul campanile ed all’interno della chiesa. Tali interventi oltre ad alterare l’aspetto esterno dell’edificio hanno anche alcuni danni all’edificio; la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Lazio, viste le preoccupanti condizioni in cui versava l’antico edificio, ha ritenuto indispensabile intervenire con le proprie risorse per evitare ulteriori ed irrimediabili danni al monumento. Si è pertanto proceduto ad un ulteriore intervento di restauro che ha portato alla bonifica di gran parte dell’umidità sulla parete sinistra della navata e successivamente si è provveduto al ripristino delle tipologie costruttive e della quota originale dell’antica copertura della chiesa, rimuovendo le cause che avevano danneggiato la volta sottostante.