La prima manifestazione culturale relativa alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Infante risale alla metà del secolo XIV. Nel 1348, quando in Europa scoppiò la terribile pestilenza chiamata “morte nera”, la città di Traetto fu anch’essa colpita dal tremendo morbo e si narra che morirono circa la metà dei suoi abitanti. In quella triste circostanza, i traettesi fecero ricorso alla “Madonna in fasce”, venerata in una piccola cappella, sita nel luogo ove oggi sorge la ridente frazione di S. Maria Infante. Si dice che la peste cessò subito, e i buoni traettesi, in segno di riconoscenza alla Vergine, donarono alla predetta cappellina un ampio spazio di terreno circostante, di proprietà del Comune. Successivamente questo sacro luogo fu meta di pellegrinaggi ed intorno incominciarono a sorgere le prime abitazioni, tanto che all’inizio del XV secolo si ha già notizia di un piccolo villaggio, chiamato appunto S. Maria Infante.

 
La festa patronale in onore della Madonna in fasce si svolge la prima settimana di settembre. In quest’occasione la statua della Madonna Bambina viene portata in giro per le strade del paese accompagnata dalla banda musicale. Ai momenti di spiritualità, come la messa per i malati e l’unzione degli infermi, si accompagnano anche momenti di festa con il teatro in piazza, il mercatino sul sagrato della Chiesa e la serata danzante.