TURISMO
Informazioni culturali del territorio
La tradizione locale vuole che San Benedetto, peregrinando nella Valle dell’Aniene e giunto sullo Scalambra, abbia fondato ai piedi del roccione calcareo questo luogo di penitenza.
L’eremo è poggiato su un costone roccioso a quota 1100 mt.
E’ un’ottima area di sosta per chi, seguendo i sentieri, desidera scalare a piedi lo Scalambra. Dal paese infatti, in poco meno di due ore si può arrivare in cima senza perdersi.
Nel VII-VIII secolo la badia di Subiaco aveva il dominio su due chiese del luogo, i cui nomi riportati dal “Chronicon Sublacense”, erano: “Santo Stefano di Serrone” e “Sant’Angelo di Serrone”.
Secondo una leggenda popolare la chiesa di “Sant’Angelo di Serrone” corrisponde all’attuale chiesa di San Michele Arcangelo.
Oggi l’edificio comprende due vani: la chiesa e il ricovero dell’eremita.
Il vano sacro è piccolo e irregolare, sull’altare è posta la statua dell’Arcangelo con le ali spiegate e con il piede sul collo del demonio: con la mano sinistra regge una bilancia e con le destra impugna una spada puntata verso il capo de