TURISMO
Informazioni culturali del territorio
La "Pupazza" di Agosta è parte della vasta tradizione delle "Pupazze" della Valle dell'Aniene, grandi fantocci alti due o tre metri costruiti con vari mateliali, in genere giunchi, canne o legno per la struttura portante e carta e/o stoffa per la copertura, nonostante allo stesso tempo se ne discosti: pur conservandone il senso più intimo di evento benaugurante, si allontana dal contesto rurale di propiziazione del raccolto che solitamente caratterizza questa tradizione per assumere un significato simbolico di buon augurio e buona salute per l'anno a venire.
Infatti il ballo della "Pupazza" di Agosta si svolgeva durante il Carnevale ed in tempi ancora precedenti, durante la fine dell'anno: ballando ed accostandosi alla folla, buttandosi su di essa, la Pupazza raccoglieva su di sé tutti i malanni ed il malocchio dell'anno vecchio, che venivano così bruciati assieme alla pupazza durante rituale falò che ne concludeva le danze.
I materiali con cui veniva costruita la "Pupazza" di Agosta sono profondamente legati al territorio agostano, caratterizzato dalla vicinanza del fiume Aniene: erano infatti canne o giunchi, tipiche piante acquatiche, a formarne la struttura portante, che veniva successivamente ricoperta di carta ed a volte dipinta.
Poiché il ricordo della "Pupazza" di Agosta è ancora vivo nella memoria del paese, si sta lentamente cercando di recuperarne la tradizione.