TURISMO
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L'Aniene (dal latino Anio), un tempo detto anche Teverone limitatamente alla parte bassa del suo percorso, è un fiume del Lazio lungo 99 km, principale affluente di sinistra del Tevere dopo il fiume Nera.
Anticamente il fiume si chiamava Parensius (Parenzio). Il suo nome attuale è Aniene, in latino Anio, perché secondo la leggenda Anio, re della Toscana, volendo perseguitare Cetego, rapitore di sua figlia, nel passare questo fiume vi restò sommerso.
L'abbondanza e la continuità delle acque che lo alimentano fanno dell'Aniene un fiume di buona portata, che fu infatti utilizzato fin dall'antichità per alimentare acquedotti, e successivamente come risorsa per la produzione industriale locale e per la produzione di energia elettrica.
La captazione delle acque dell'Aniene ha una lunga storia: comincia a metà del II secolo a.C. con il primo acquedotto fatto costruire dal pretore Quinto Marcio, al quale fino all'età dei Claudi se ne aggiunsero altri due, sulla stessa direttrice e in alcuni punti sovrapposti o paralleli. Da qui il nome di acqua Marcia che l'insieme di queste acque assunse e mantiene nell'approvvigionamento idrico di Roma (al quale ancora contribuisce).