La Chiesa, dedicata a San Bartolomeo, all'origine era poco più che una cappellina e mons. Pignatelli, vescovo di Gaeta, nel 1723, dovette ordinare, " pena l'interdetto", la costruzione di un alloggio per il prete, che si era offerto di assistere religiosamente la popolazione, composta da 400 anime.

Nel 1793 l'edificio, restaurato " quasi dalle fondamenta", si presentava "magnificamente" ricostruito, al vescovo Isidoro Saltarelli, venuto per una santa visita; della vecchia chiesetta, rimane il portale con la data (1634) ed un grazioso cherubino al centro dell'architrave, mentre dell'intervento settecentesco si conserva la cupola con laterna.

L'interno, a tre navate, recava sull'altare una tela con San Bartolomeo, poi sparita.