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LE VIE FRANCIGENE DEL SUD
 
Categoria: Beni culturali immateriali » Cammini dei popoli

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524.jpgLa Via Francigena era un grande itinerario europeo che all'inizio del secondo millennio fu percorso da migliaia di pellegrini in cammino verso Roma.
In passato chiamata Via Francesca o Romea e detta qualche volta anche Franchigena, è parte di un fascio di vie che all’inizio del secondo millennio fu percorsa da migliaia di pellegrini, in quanto, univa non solo idealmente ma anche praticamente le tre principali mete religiose cristiane dell’epoca medievale: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme.
Percorsa in passato da migliaia di pellegrini in viaggio per raggiungere le tombe e il luogo del martirio dei Santi Pietro e Paolo era la più importante delle grandi vie di collegamento che solcarono l'Europa nel Medioevo: infatti fu soprattutto all'inizio del secondo millennio che il suo territorio venne attraversato da una moltitudine di anime alla ricerca della proprie radici religiose e mistiche.
Grande sviluppo ed impulso ai pellegrinaggi medievali sulla via Francigena fu dato dalle Crociate (dal 1095), l'opportunità di recarsi al santo sepolcro liberato era stimolante per tutti.
Ma senza dubbio fu con l'invenzione del Giubileo, grazie a Papa Bonifacio VIII nel 1300, che il percorso divenne realmente «trafficato».
Il pellegrinaggio a Roma rappresentava nel medioevo una delle tre peregrinationes maiores insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela.

Per questo l’Italia era percorsa continuamente da pellegrini di orni parte d’Europa; molti si fermavano a Roma, altri proseguivano fino a Brindisi seguendo le antiche vie consolari. Queste sono le Vie Francigene del Sud e i pellegrini, dopo aver raggiunto Roma, proseguivano per l'Appia Traiana, fino ai porti della Puglia per poi imbarcarsi per la Terrasanta. La Via Francigena divenne così la "via peregrinalis" per eccellenza.

Non a caso lungo i percorsi si diffusero tanti luoghi sacri, come chiese e pievi con reliquie e resti di santi, martiri e vescovi, le cui tracce sono conservate ancora oggi.
Negli anni 70, ci fu la riscoperta del cammino di Santiago, e ci si rese conto che anche in Italia esisteva un percorso di pellegrinaggio simile, appunto la Via Francigena.
L’interesse fece nascere una rete di amanti della Francigena, che iniziarono a segnare sentieri e percorsi con vernice e pennello. Ancora oggi sono rintracciabili sul territorio le memorie di questo passaggio che ha strutturato profondamente le forme insediative e le tradizioni dei luoghi attraversati. Dove è stato possibile si è cercato di recuperare il sentiero originario, ma a volte si è preferito deviare per sentieri e strade meno trafficate.