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TURISMO

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GHIRO
 
Categoria: Beni Paesaggistici, Culturali e Ambientali » Fauna

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Campodimele, Sonnino, San Felice Circeo, Monte San Biagio, Minturno, Lenola, Itri, Gaeta, Cori, Castelforte, Terracina

7382.jpgNome LatinoGlis glis

Nome Italiano: Ghiro

 

Descrizione

Il ghiro è lungo circa 30 cm. di cui 13 di coda. Possiede una pelliccia di colore grigio o castano sul dorso e bianco-gialla sul ventre. La mascella superiore è dotata di un solo paio di incisivi ed in totale è dotato di venti denti.

La durata massima della vita in natura è intorno ai sei anni, ed i nemici del ghiro sono soprattutto i rapaci notturni, le faine e le martore.

 

Ambiente e abitudini

È presente nell'Europa centro-meridionale tranne che in Spagna e nell'Europa orientale. In Italia è diffuso ovunque. Vive preferibilmente nei boschi luminosi di latifoglie ma lo si può trovare anche nei boschi di conifere. A causa della diminuzione dei suoi spazi vitali, si è diffuso anche nei frutteti e nei vigneti e a volte frequenta anche soffitte e granai.

E' di attività crepuscolare e notturna, e durante il giorno dorme rimanendo nascosto nelle cavità degli alberi, nei nidi artificiali degli uccelli, nelle fessure dei muri e delle rocce. Durante la sua attività notturna si reca alla ricerca di cibo, costituito da foglie, cortecce, frutti con o senza guscio, uova e piccoli uccelli.

Durante il periodo autunnale il ghiro accumula nella tana le provviste vegetali che consumerà durante i brevi risvegli che interrompono il letargo invernale. E' molto agile, ma non si sposta come gli scoiattoli saltando di ramo in ramo. Il nome gli è stato attribuito in quanto in annate particolarmente rigide resta in letargo nella sua tana per sette mesi circa.

L'accoppiamento avviene una o due volte tra maggio e ottobre, generalmente in luglio e agosto. In estate vengono dati alla luce da 2 a 7 piccoli, nudi e ciechi, che a tre settimane aprono gli occhi e cominciano a fare a meno del latte materno e ad alimentarsi direttamente. I giovani raggiungono la maturità sessuale dopo i dieci mesi. Si nutre prevalentemente di vegetali ma, talvolta, anche di uova di uccelli, di nidiacei e di piccoli mammiferi.