TURISMO
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Verde č il colore delle sue acque, un verde cupo da giustificar quel nome "IL VERDE" con il quale Dante lo ricorda nel Canto di Manfredi (Purgatorio, III).
Qui la natura si esprime in tutta la sua bellezza nell’acque limpide e verdognole del Garigliano, in un letto che si allunga tra i vari tornanti del fiume assumendo un aspetto di un lago. Sulle sponde del Garigliano č possibile immergersi in mondi completamente diversi che vanno dalla storia (con castelli, chiese medievali e ponti borbonici) alla natura (con i suoi boschi e cascate); dal benessere del corpo (con le acque e i fanghi termali) al divertimento della mente (con le piscine pubbliche e attivitą sportive come la pesca e il ciclismo) . Č consigliabile quindi una visione attenta e scrupolosa per tutta la sua estensione, delle strade e delle terre che fiancheggiano il meraviglioso fiume Garigliano. Nasce a Sant'Apollinare (provincia di Frosinone) ad una altitudine di 130 metri sul livello del mare, dalla confluenza del Gari nel Liri, e scorre per 38 Km prima di sfociare nel Mar Tirreno. Ha un bacino idrografico di 5.020 km² e una portata media di 120 m³/s.
Nel 1503 vi annegņ presso la foce del fiume Piero De Medici, il figlio di lorenzo il Megnifico.
Il fiume ha avuto un ruolo significativo durante la seconda guerra mondiale perchč i Tedeschi,che fonteggiarono l'avanzata delle truppe Alleate che avanzavano verso Roma sulla linea Gustav, lo presero a riferimento come una difesa naturale e con le sue acque inondarono la pianura per impedire il passaggio dei carrarmati. Sulle sue sponde si raccontano tanti episodi di coraggio maturati durante le numerose battaglie che si sono combattute e tante ingenuitą manifestate dalle forze alleate che avevano sottovalutato la profonditą e la velocitą del fiume.