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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
SANTUARIO DELLA TRINITA', MONTAGNA SPACCATA E GROTTA DEL TURCO A GAETA
 
Categoria: Beni culturali materiali » Santuari

Località interessate


8786.jpgLa Montagna Spaccata è uno dei  luoghi più noti e affascinanti situati a Gaeta.  
ll Santuario della Trinità, edificato nell'XI secolo è sorto sulla fenditura nella roccia durissima che giunge fino alla Grotta del Turco. Alla Grotta del Turco si può scendere utilizzando apposite scalinate.  Resti di murature romane, sono nell'area del Santuario. La Grotta del Turco, secondo la leggenda, si è creata al tempo della morte di Cristo in croce, quando si è squarciato il velo del tempio di Gerusalemme. Situata alla sinistra del Santuario ad essa si acceda scendendo nella fenditura, avvenuta per lo slittamento delle rocce, la spaccatura a forma di arco di sesto acuto. Si chiama la Grotta del Turco perché serviva da nascondiglio ai pirati saraceni che di notte uscivano a depredare il litorale per oltre 60 anni dall'846 al 915 quando furono sconfitti dai gaetani nella battaglia del Garigliano.
La scalinata costruita dai padri del santuario nel 1957 consente la discesa fino al mare nel fondo della grotta, dopo 85 scalini si può già ammirare l'imponenza e la bellezza della grotta fino ad arrivare in fondo al gradino n° 285.
Nella fenditura posta a destra del Santuario, attraverso una stratta scalinata incastrata tra le rocce, è possibile notare sulla parete destra uno scritto in latino con a fianco la cosiddetta "Mano del Turco".  Si tratta della forma di una mano (le cinque dita nella roccia) che, secondo la tradizione, si sarebbe formata nel momento in cui un marinaio turco miscredente si era appoggiato alla roccia che miracolosamente divenne morbida sotto la sua pressione, lasciando per sempre l'impronta della mano.
Questo Santuario è stato meta di ritiro e preghiera per numerosi pontefici, tra cui Pio IX e Giovanni Paolo II, sovrani, vescovi e Santi, tra cui Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio, San Paolo della Croce, Gaspare del Bufalo e San Filippo Neri. Di quest'ultimo, la leggenda vuole che Egli avesse vissuto all'interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi come il "letto di San Filippo Neri".
Nel 1434 dall'alto dei due costoni di roccia che hanno dato origine al nome di "montagna spaccata", forse per un terremoto, si è staccato un macigno che è andato ad incastrarsi più in basso tra le pareti della fenditura. Su di esso è stata realizzata una piccola cappella dedicata al Crocifisso (sec. XIV).
Lungo le pareti della roccia, è possibile ammirare  i riquadri in maiolica delle postazioni della Via Crucis, in parte restaurate, risalenti al 1849 e attribuite a S.Bernardino da Siena, contenenti i versi del Metastasio.