TURISMO
Informazioni culturali del territorio
Restaurato nel 1914, questo semplice edificio situato appena fuori dal borgo, deve la sua nascita alla volontà di Orfeo di Ludovico, ospedaliere aretino che, tra il 1625 e il 1630 si adoperò per la fondazione di una cappella dedicata a San’Antonio Abate, poi ingrandita nel 1640.
Il Santo fu uno dei maggiori esponenti del Monachesimo, morì centenario e chiese ai suoi discepoli di tener segreto il luogo della sua sepoltura. Il giorno della sua festa, il 17 gennaio, è celebrato nel mondo cattolico anche con la benedizione degli animali domestici, di cui Sant’Antonio Abate è ritenuto protettore.
Anticamente durante la festa in onore del Santo si usava bussare alla porta di casa degli amici per chiedere in regalo fichi secchi, castagne, arance, panpepato e più di rado soldi.