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COMUNE DI SONNINO
 
Sede legale: Piazza Garibaldi n. 1, 04010 Sonnino (LT)
Tel.: 0773 90781
 
Fax: 0773 908600
 

Santo Patrono

 

San Marco Evangelista: 25 aprile

Ebreo di origine, nacque probabilmente fuori della Palestina, da famiglia benestante. San Pietro, che lo chiama «figlio mio», lo ebbe certamente con sè nei viaggi missionari in Oriente e a Roma, dove avrebbe scritto il Vangelo. Oltre alla familiarità con san Pietro, Marco può vantare una lunga comunità di vita con l'apostolo Paolo, che incontrò nel 44, quando Paolo e Barnaba portarono a Gerusalemme la colletta della comunità di Antiochia. Al ritorno, Barnaba portò con sè il giovane nipote Marco, che più tardi si troverà al fianco di san Paolo a Roma. Nel 66 san Paolo ci dà l'ultima informazione su Marco, scrivendo dalla prigione romana a Timoteo: «Porta con te Marco. Posso bene aver bisogno dei suoi servizi». L'evangelista probabilmente morì nel 68, di morte naturale, secondo una relazione, o secondo un'altra come martire, ad Alessandria d'Egitto. Gli Atti di Marco (IV secolo) riferiscono che il 24 aprile venne trascinato dai pagani per le vie di Alessandria legato con funi al collo. Gettato in carcere, il giorno dopo subì lo stesso atroce tormento e soccombette. Il suo corpo, dato alle fiamme, venne sottratto alla distruzione dai fedeli. Secondo una leggenda due mercanti veneziani avrebbero portato il corpo nell'828 nella città della Venezia.


San Gaspare del Bufalo: 21 ottobre

Crebbe in una famiglia un tempo benestante ma poi decaduta. Suo padre Antonio era cuoco dei Principi Altieri, e sua madre Annunziata Quartieroni si occupava della famiglia. Dotato di intensi sentimenti religiosi fin dalla primissima età, completò gli studi al Collegio Romano indossando l'abito talare nel 1798 per iniziare ad organizzare opere di assistenza spirituale e materiale a favore dei più bisognosi.
Ordinato sacerdote il 31 luglio 1808, contribuì alla rinascita dell'Opera di San Galla, di cui divenne poi direttore nel 1806. Intensificò l'apostolato a Roma fondando il primo oratorio in Santa Maria in Pincis e in Campo Vaccino (come veniva chiamato al suo tempo il Foro romano).
Fra il 1809 ed 1810, dopo l'occupazione di Roma da parte delle truppr francesi di Napoleone Bonaparte, Gaspare del Bufalo - fedele a Papa Pio VII e alla Chiesa romana - rifiutò di prestare giuramento di fedeltà all'Imperatore (Non debbo, non posso, non voglio, disse laconicamente). Seguì la sorte del suo pontefice e fu costretto all'esilio dapprima a Piacenza e poi imprigionato a Bologna, Imola e Lugo. Fece ritorno a Roma solo dopo quattro anni.
Nel 1834, affiancò alla sua Congregazione - assieme a Maria de Mattias, ora divenuta Santa - l'Istituto delle Suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue detto anche delle "Adoratrici del Sangue di Cristo".
La congregazione di Missionari da lui fondata ha missioni attive soprattutto in India e Tanzania.