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Il Brigantaggio
Alla fine del Settecento, quando l'Italia è coinvolta dalle idee della Rivoluzione Francese e dalle truppe napoleoniche, anche a Patrica viene proclamata la Repubblica con l'erezione dell'albero della libertà, non senza ribellioni e scontento popolare.
Da allora si sviluppa nella comunità uno spirito di ribellione che assume toni sociali, politici ed economici. Con la restaurazione, come in molti altri centri ciociari, il brigantaggio diventa un fenomeno dominante.
Il brigantaggio, già diffuso nell'Italia centrale, si manifesta in una banda tutta patricana, capeggiata da Francesco Del Greco, detto "Il Cecchetto", che vede tra i componenti l'unico prete brigante, Don Nicola Tolfa, e Pietro Masi, il primo storico del brigantaggio.
La banda opera in un periodo in cui la società patricana sta cambiando con la formazione di una ricca borghesia agraria rappresentata dalle famiglie Spezza, Magni, Vitelli, Giammaria ed è proprio contro la famiglia Spezza, che la banda compie un fatto eclatante: il sequestro di Nicola Spezza.
Nell'800 si calma il fenomeno del brigantaggio, grazie anche all'opera di S. Gaspare del Bufalo unitamente ad un'idonea opera di "pacificazione militare".