Protetta dai Monti Ruffi, dai Simbruini e dagli Ernici, Agosta gode sin dalle sue origini, della frescura delle acque del fiume Aniene e della verde valle che il fiume attraversa. Per le sue caratteristiche, il territorio è stato abitato sin dall'antichità.  Questo è infatti la terra degli Equi, uno dei popoli italici tra i più noti. Essi furono superati dai Romani che qui costruirono gli acquedotti che portavano l'acqua delle copiose sorgenti fino a Roma.e molte ville. Alcune colonne della villa di Nerone sono in mostra all'interno del centro storico. L'area è entrata a far parte della storia di San Benedetto e nella fase storica dell'incastellamento divenne una fortezza racchiusa in tre ordini di mura. Le porte di ingresso sono ancora lì a testimoniare il gusto delle scelte archiettoniche che hanno trovato un giusto equilibrio tra il borgo medievale e la fortezza difensiva. 
Essa è dunque ricca di storia (il suo museo lo testimonia) e di testimonianze archeologiche, ma è contemporaneamente immersa in un contesto ambientale rigoglioso e incontaminato, dove trovano ospitalità numerose specie animali. La vegetazione è ricca e copiosa verde in primavera e con mille colori d'autunno. 
A meno di un'ora dalla Capitale e ben collegata dall'autostrada per L'Aquila, si trova strategicamente posta sulla via Sublacense a due passi da Subiaco, che ha ospitato San Benedetto nei suoi primi anni di esercizio, prima che si trasferisse a Montecassino.
Stare ad Agosta per qualche giorno consente di immergersi nella storia, visitare tutti i borghi intorno, posti al di quà e al di là del fiume Aniene, visitare i numerosi musei allestiti nei Comuni, godere dell'ambiente naturale e mangiare piatti genuini conditi con l'olio nostrano di ottima qualità.
La Proloco è molta attenta ed è composta da cittadini amanti della propria terra e pronti a portare i visitatori sui luoghi più suggestivi del territorio circostante. Se riuscite a incontrare il prof. Stazi avrete il piacere di ascoltare dalla sua viva voce la storia dei tempi, le leggende e le arti, i mestieri e anche qualche segreto del popolo degli Equi, ancora tutto da svelare.